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Quesito 04/2023
Domanda
DUVRI COSTI SICUREZZA
- Chiedo se in caso di lavori in appalto presso la mia attività i costi della sicurezza possano essere riportati esclusivamente nel contratto di appalto e non nel relativo DUVRI come disposto dal comma 5 dell'art 26 DLgs 81/08.
- Inoltre chiedo il riferimento normativo secondo il quale i costi suddetti debbano essere inseriti all'interno del D.U.V.R.I. qualora non sia presente un vero e proprio contratto di appalto.
Risposta
- In base al comma 5 all'art. 26, i costi della sicurezza (ovvero i costi delle misure adottate per eliminare o, ove ciò non sia possibile, ridurre al minimo i rischi in materia di salute e sicurezza sul lavoro derivanti dalle interferenze delle lavorazioni) debbono essere specificamente indicati nel contratto, a pena di nullità dello stesso.
Nel caso in cui non sia presente un contratto di appalto "scritto", il DUVRI può essere allegato ad altra documentazione idonea ad individuare il contratto, ad esempio una conferma d'ordine. - Sui contenuti minimi del DUVRI, in assenza di un riferimento normativo specifico, uno strumento è rappresentato dal documento redatto e pubblicato da INAIL "L'ELABORAZIONE DEL DUVRI. Valutazione dei rischi da interferenze" del 2013, nel quale:
- tra i contenuti minimi del DUVRI è indicato anche il "computo estimativo dei costi della sicurezza"
- viene citata la Determinazione n. 3 del 5 Marzo 2008 dell'AVCPLSF (Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici di lavori, servizi e forniture) che, al fine di quantificare i costi della sicurezza da interferenze, indica come riferimento le categorie (compatibili) di cui all'Allegato XV del d.lgs. 81/08 e s.m.i.
Recentemente il D.Lvo 31/03/2023, n. 36 (Codice dei contratti pubblici) in vigore dal 1 aprile 2023 nell'allegato I.14 all'art. 5 (determinazione del prezzo a base di gara) precisa:
8. Con il termine "costi della sicurezza" si intende il costo della sicurezza indicato nei seguenti documenti di progetto:
a) piano di sicurezza e coordinamento (PSC) di cui all'articolo 100 e punto 4 dell'allegato XV al decreto legislativo n. 81 del 2008;
b) documento unico di valutazione dei rischi da interferenza (DUVRI);
c) stima della stazione appaltante qualora il PSC non sia previsto ai sensi del punto 4.1.2 dell'allegato XV al decreto legislativo n. 81 del 2008.
Maggio 2023
Quesito 03/2023
Domanda
DUVRI e FIRME
Nell'ambito della redazione di un DUVRI per dei lavori da eseguire all'interno della mia azienda quali firme di appaltatori e committente devono obbligatoriamente essere presenti?
È sufficiente la firma del datore di lavoro (sia committente che appaltatore/ì), o è necessario inserire anche RSPP e/o referenti specifici per la gestione dei lavori?
Risposta
Sono obbligatorie le firme dei datori di lavoro della ditta Committente e della ditta Appaltatrice.
Aprile 2023
Quesito 02/2023
Domanda
lavori in appalto
Chiediamo se, nell’inviare i nostri tecnici presso le aziende clienti, è possibile far conto sulle squadre di primo soccorso e gestione emergenze dei nostri committenti o se dobbiamo procedere alla formazione dei nostri lavoratori.
Qualora il lavoro sia eseguito da un solo tecnico?
Chiediamo inoltre se tale misura (fare riferimento alle squadre del committente) debba essere esplicitata nei D.U.V.R.I. (per le situazioni che lo prevedono) e/o nei contratti di appalto.
Risposta
Sì, nel caso di lavoro eseguito da personale dipendente di ditte con contratti di fornitura e/o appalti presso il committente, la gestione delle emergenze (primo soccorso, incendio, ecc.) può essere garantita dall’azienda committente, che deve fornire all’azienda appaltatrice le necessarie informazioni relative alla stessa.
L’organizzazione coordinata ed integrata della gestione delle emergenze tra più aziende operanti nello stesso ambiente lavorativo deve essere valutata, pianificata e portata a conoscenza dei lavoratori e dei loro rappresentanti per la sicurezza e formalizzata nell’ambito del D.U.V.R.I. o con altro documento di coordinamento.
Marzo 2023
Quesito 01/2023
Domanda
Utilizzo autovettura in stato di gravidanza
Si richiede se una donna in stato di gravidanza, che effettua lavorazioni impiegatizie presso terzi e che debba utilizzare frequentemente (3/4 volte alla settimana) un'autovettura aziendale (o di proprietà) per spostamenti su strade urbane, extraurbane ed autostrade della durata compresa più o meno tra i 30 ed i 180 minuti, debba essere esonerata dall'uso dell'autovettura pur non avendo ricevuto nessuna indicazione in tal senso da parte del proprio medico e visto l'utilizzo regolare della vettura da parte della medesima per gli spostamenti casa/lavoro e personali.
Risposta
La guida di automezzi può esporre la lavoratrice gestante a rischi tra cui fatica, vibrazioni, stress, posture incongrue, infortuni.
L'utilizzo di mezzi di trasporto rientra nelle casistiche della lettera O dell'allegato A del D.Lgs. 151/2001, per cui è prevista l'astensione nel periodo di gestazione.
Gennaio 2023