Tempo di approvazione dei bilanci 2018 per le imprese

Ma circa duemila società di capitali non hanno depositato il bilancio al 31/12/2017

La Camera di Commercio di Modena prosegue la campagna riguardante i bilanci nell'ottica di migliorare la qualità e legalità delle informazioni economico-finanziarie contenute nella banca dati del Registro delle Imprese. In tale contesto, avviata la Campagna Bilanci 2019, con il tramite della società Infocamere, si sono verificate una serie di posizioni che presentano delle incongruenze relative al mancato deposito di bilanci per l’esercizio 2017.

Da tali controlli è emerso che sono mancanti all’appello circa 2.000 bilanci al 31/12/2017 il cui deposito andava effettuato nel corso del 2018. Tale è il numero di posizioni corrispondenti a società di capitali che nel 2018 appaiono non in regola con il deposito del bilancio relativo all’esercizio 2017: sono quasi il 10% del totale delle società di capitali iscritte al Registro Imprese della Camera di Commercio di Modena.

Ai sensi dell'art. 2435 c.c., infatti, il deposito rappresenta un preciso obbligo a carico degli amministratori delle società di capitali e cooperative, da assolvere entro 30 giorni dall'approvazione da parte dell'Assemblea dei soci dei documenti relativi, mentre l'art. 2630 c.c. stabilisce le sanzioni per ritardi o omesso deposito. Il deposito del bilancio è quindi un obbligo di legge e fa parte del sistema di pubblicità legale dell’economia, strumento a cui si ricorre sempre più spesso per verificare la situazione economica delle aziende con le quali si intendono instaurare rapporti d’affari.

Da anni il Sistema Camerale ha avviato delle campagne di sensibilizzazione volte al recupero dei bilanci non depositati con note informative pubblicate sui siti istituzionali, inviate via newsletter e alle PEC societarie con l'invito a chiarire perché il bilancio mancante non è stato depositato, tenuto conto che trattasi di obbligo di legge. Il Registro Imprese sanziona normalmente le società che hanno ritardi nel deposito del bilancio ma per l’omissione di deposito, stante le norme vigenti e i poteri di controllo dell’Ufficio, non si possono che chiedere spiegazioni e sollecitare le imprese a mettersi in regola. Diverse sono le ragioni che risiedono dietro un mancato deposito; che il bilancio non sia stato depositato perché non è stato approvato, oppure che è stato approvato ma non è stato depositato per negligenza, ovvero perché non si vogliono svelare ad aziende concorrenti attività strategiche. Infine, il bilancio è stato approvato e i dati relativi potrebbero creare preoccupazioni e, quindi, si reputa conveniente non divulgarli.

In ogni caso, si renderà necessario per la Camera di Commercio, segnalare le posizioni alle altre Amministrazioni pubbliche coinvolte (Agenzia delle Entrate, Guardia di Finanza, ecc.) per appurare, ad esempio, se alla base del mancato deposito ci sia la mancata approvazione del bilancio, circostanza che la Camera di Commercio in autonomia non riesce a verificare e che non dà luogo a sanzione.

Non considerando le società in fallimento e/o in liquidazione, il vero nodo da scogliere riguarda - quindi - queste 2.000 società i cui conti sono un’incognita e rappresentano un campanello d'allarme che suona anche in vista del nuovo Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza che entrerà in vigore tra alcuni mesi e che coinvolge direttamente il Conservatore del Registro Imprese sulle verifiche relative ai nuovi parametri per le società obbligate o meno ad avere un organo di controllo per poter informare il Tribunale.

Tali parametri, infatti, possono essere verificati dai bilanci e se mancano i depositi degli stessi viene meno tale funzione di controllo con evidenti danni a tutto il sistema economico.