Rallenta la crescita del valore aggiunto

Prometeia ha revisionato al ribasso le previsioni economiche: a Modena così come in Italia il 2019 si presenterà come l'anno peggiore. Nel 2020 si affaccia una ripresa.

Sono revisionate ulteriormente al ribasso le previsioni di Prometeia sull'economia italiana e modenese nel 2019 e nel 2020. La frenata dell'economia mondiale è stata più brusca rispetto alle attese, influenzando negativamente l'economia modenese molto vocata all'export.

L'elaborazione del Centro Studi e Statistica della Camera di Commercio mostra come la variazione del PIL mondiale scenda dal 3,7% nel 2018 al 3,0% previsto per il 2019 e al 2,6% per il 2020. Gli USA mantengono una buona crescita anche nel 2018, mentre le altre aree mondiali iniziano già a rallentare; nel 2019 poi si registra la decelerazione più netta, con gli USA al +2,3%, l'area Euro al +1,1%, la locomotiva cinese registra un +5,9% e l'India + 5,7%, mentre l'America Latina viaggia con incrementi inferiori all'1% già dal 2017. Nel 2020 le previsioni sono similari, se non in ulteriore calo, solamente l'India riparte nel 2020 con la previsione di crescita più alta a livello mondiale (+6,7%).

Nel 2020 per l'area Euro è stimata una crescita costante pari al +1,1%; al suo interno la Francia e la Spagna rallentano ulteriormente (+1,0% e +1,4% rispettivamente), mentre la Germania raggiunge il +0,7% dopo il minimo toccato nel 2019 (+0,4%). Il PIL del Regno Unito è previsto addirittura in calo nel 2020, probabilmente per le conseguenze della Brexit (-0,3%).

Confrontando l'andamento del Valore Aggiunto della provincia di Modena (indicatore disponibile a livello provinciale, paragonabile al PIL), con l'Emilia-Romagna e l'Italia, si può notare come lo sviluppo modenese sia molto simile a quello della nostra regione, ed entrambi siano molto superiori alla media italiana.

Infatti, nel 2018 Modena è cresciuta dell'1,7%, l'Emilia-Romagna dell'1,6%, mentre il totale Italia si è fermato al +0,9%. Il 2019 si chiuderà come l'anno peggiore, con incrementi che vanno dallo 0,2% italiano allo 0,4% modenese, mentre nel 2020 è prevista una piccola ripresa per il totale regionale (+1,1%) e Modena (+1,2%) mentre la media italiana si ferma al +0,6%.

All'interno della regione, le diverse province mantengono andamenti molto differenti: Bologna e Parma resistono maggiormente nel 2019, con il valore aggiunto che sale rispettivamente dello 0,9% e dello 0,8%, mentre le province che risentiranno maggiormente della crisi sono Reggio Emilia (+0,1%) e Ferrara, l'unica con crescita negativa (-0,5%). Nel 2020 si prevede uniformità in quasi tutte le province il cui sviluppo si assesterà intorno all'1%, tranne Ferrara che rimane sempre al disotto (+0,5%).

L'espansione del valore aggiunto di un'economia è favorita dalla crescita delle esportazioni e dal buon andamento della domanda interna; negli ultimi anni i consumi interni italiani non sono stati molto dinamici, pertanto le imprese hanno cercato di espandere le loro vendite all'estero: la quota di esportazioni italiane sul valore aggiunto è passata dal 20,1% nel 2009 al 29,8% del 2019, mentre a Modena tale quota è salita ancor di più passando dal 39,5% del valore aggiunto nel 2009 al 52,2% attuale; il valore regionale è leggermente inferiore a quello di Modena.

Un peggioramento dell'export può influire maggiormente su una economia aperta come quella modenese, in cui gran parte del valore aggiunto dipende dalle vendite all'estero, pertanto occorre prestare attenzione a questo indicatore. Nel 2019 è previsto un incremento modesto (+1,3%), mentre nel 2020 è attesa una ripresa (+5,7%); gli aumenti dei consumi delle famiglie modenesi invece sono più moderati, andando da una crescita dello 0,3% nel 2018, al +0,7% nel 2019 fino al +1,1% nel 2020.

Migliore è l'andamento del reddito disponibile, la cui crescita nei tre anni esaminati non scende mai sotto l'1%. Infine le importazioni di Modena, che derivano comunque da un buon andamento dell'attività economica, sia come importazione di beni intermedi da utilizzare nelle attività produttive, sia come consumi finali della popolazione, raggiungono un minimo del -2,9 nel 2019, ricrescendo al +4,9 nel 2020.

Per quanto riguarda il mondo del lavoro, nonostante il rallentamento economico, si assiste ad un incremento degli occupati nel 2019 (+2,5%), mentre rallenta nel 2020 (+0,9%). Il relativo tasso di disoccupazione scende al 5,4 nel 2019 e al 5,1% nel 2020.

L'andamento del valore aggiunto per settori di attività della provincia di Modena, mostra l'industria molto positiva fino al 2018 (+3,0%), nel 2019 risentirà della frenata dell'economia mondiale e finirà con un -0,4%, in ripresa dell'1,4% nel 2020.

Le costruzioni hanno un andamento più altalenante, alternando anni positivi con anni di stagnazione, ma anch'esse nel 2019 accusano un arresto (-0,2%), con risalita all'1,2% nell'anno successivo. Nel 2018 l'unico settore con crescita negativa è stato l'agricoltura (-0,7%), che va in controtendenza nel 2019 aumentando del 2,1%; infine i servizi sono il settore con crescita più stabile, che si attesta quasi tutti gli anni fra lo 0,9% e l'1,1%.

Allegati

Grafici