Excelsior, a marzo riprendono le assunzioni

5.870 gli ingressi previsti dalle imprese modenesi, in particolare nell'industria

Il Sistema Informativo Excelsior promosso da Unioncamere in collaborazione con l'Agenzia Nazionale per le Politiche Attive del Lavoro e le Camere di Commercio italiane, ha pubblicato il bollettino previsionale relativo al mese di marzo 2019, analizzando le entrate programmate dalle imprese.

Aumentano di nuovo in marzo le previsioni di assunzione delle imprese, infatti in Italia si prevede vengano assunte 380.000 persone, con un incremento congiunturale pari al +18,0%, in Emilia-Romagna ci si ferma ad un +16,0% pari a 35.700 ingressi, mentre a Modena l'aumento è del +14,0%, pari a 5.870 entrate. La quota di imprese che intende assumere arriva al 17,2% del totale, aumentando del 7,3% rispetto a febbraio.

Positivo anche l'andamento del totale trimestrale marzo – maggio 2019, con 18.390 entrate si raggiunge un incremento del 7,6% rispetto alla stessa stima effettuata a febbraio.

Le quote di lavoratori assunti per tipo di contratto rimangono pressoché invariate rispetto a febbraio, con il 25% che entra con contratti di somministrazione, il 2% è rappresentato dai "co.co.co e altri non dipendenti", mentre il restante 73% riguarda lavoratori dipendenti. Di questi la maggior parte sono a tempo determinato (43%), mentre il 23% a tempo indeterminato.

Il settore che concentra più entrate continua ad essere l'industria (41,5%), seguita a distanza dai servizi alle imprese (20,2%); le imprese più piccole sono quelle che assumono in maggior misura (62,8%). Le quote di assunzione per titolo di studio rimangono pressoché costanti: il 9% delle assunzioni previste è rappresentato dai laureati, il 20% ha come titolo di studio la scuola dell'obbligo, mentre salgono al 40% i diplomati a discapito della qualifica professionale che scende al 31%.

I giovani fino a 29 anni saranno ricercati nel 28,6% dei casi e l'esperienza è gradita nel 69,7% delle segnalazioni; infine continua a diminuire la difficoltà di reperimento, pur restando piuttosto elevata, ovvero pari al 34,3% delle entrate.

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