Imprenditoria femminile in costante crescita

In provincia di Modena una impresa su cinque è guidata in maggioranza da donne imprenditrici

Per l'ennesimo trimestre consecutivo si incrementa la consistenza delle imprese guidate in maggioranza da donne imprenditrici in provincia. Lo attestano le elaborazioni sul terzo trimestre 2018 effettuate dal Centro Studi e Statistica della Camera di Commercio di Modena sui dati di Infocamere. Al 30 settembre la loro numerosità raggiunge quota 14.141, con un incremento di 41 imprese rispetto al trimestre precedente, equivalente ad un tasso del +0,3%. Il confronto tendenziale risulta ancor più positivo, con una crescita di 107 imprese rispetto a settembre 2017 ed un incremento tendenziale pari a +0,8%.

In tal modo Modena mantiene la seconda posizione a livello regionale, dopo Bologna, per numero di imprese femminili, con una quota invariata rispetto al trimestre precedente pari al 16,6% del totale regionale. Anche il tasso di femminilità (cioè la percentuale di imprese femminili rispetto alle imprese totali) è rimasto identico (21,6%), maggiore della media regionale (21,1%). Ferrara mostra la maggior proporzione di imprese femminili (22,9%), mentre Reggio Emilia quella più bassa (18,7%).

Come di consueto rimangono pressoché stabili le quote di imprese femminili per settori di attività, con in testa il commercio (24,7%), seguito dai servizi alle imprese (21,6%) e dall'agricoltura (14,7%).

Rispetto al totale imprese modenesi vi sono notevoli differenze in alcuni settori, come ad esempio le costruzioni, dove la quota di imprese femminili è del 3,9% (contro un 16% di media), al contrario nei servizi alle persone la quota delle imprese in rosa (13,7%) è superiore alla media (6,2%).

Tuttavia sono differenti i settori in espansione, infatti rispetto a settembre 2017 aumentano maggiormente i servizi alle imprese (+3,7%), seguiti dall'"alloggio e ristorazione" e "servizi alle persone" (entrambi +1,2%) e, in contro tendenza rispetto al totale Modena, crescono anche le industrie manifatturiere (+0,9%). Calano invece l'agricoltura (-1,5%) e il commercio (-0,7%).

All'interno dell'industria manifatturiera, le imprese capitanate da donne sono molto più concentrate in alcuni settori rispetto alla media del totale imprese della provincia. Infatti ben il 52% di esse opera nel settore tessile abbigliamento, che però perde l'1,4% delle aziende. Così le imprese femminili si spostano verso altri settori: sono in aumento l'industria alimentare (+6,5%) e il metalmeccanico (+3,8%).

Infine, l'imprenditoria femminile appare molto più orientata verso la forma giuridica di ditta individuale (63,2%) rispetto al totale imprese modenesi (52,8%), mentre risultano inferiori le società di capitali (20,4%), le società di persone (14,7%) e le "altre forme" (1,6%). Si tenta tuttavia di colmare questo gap, infatti sono in aumento tendenziale del +4,8% le società di capitali femminili, così come le "altre forme" (+2,2%), mentre calano le società di persone (-3,1%).