Sisma: al via il Fondo di solidarietà delle Camere di commercio

L'Unità di coordinamento del sistema camerale per il sostegno alle imprese colpite ha messo a punto una serie di azioni per un rapido riavvio delle attività economiche

Poco più di 3.700 imprese, 670 delle quali con sede ad Amatrice, Accumoli e Arquata del Tronto, e oltre 5mila addetti totali. Queste le attività produttive, soprattutto di piccola dimensione e a carattere familiare, presenti nell'area colpita dal terremoto del 24 agosto scorso. La mappa delle imprese registrate nei 16 Comuni individuati dal Governo nella dichiarazione di stato di emergenza, scattata dal Registro delle imprese, è stata subito messa a disposizione della Protezione civile per agevolare la quantificazione dei danni.

Partendo da questo primo censimento, l'Unità di coordinamento delle Camere di commercio per il sostegno alle imprese colpite dal sisma, alla quale partecipano i presidenti ed i segretari generali delle Camere delle 6 province interessate (Ascoli Piceno, Fermo, L'Aquila, Perugia, Rieti e Teramo), oltre al presidente di Unioncamere, Ivan Lo Bello, e al segretario generale, Giuseppe Tripoli, ed InfoCamere, ha messo a punto una serie di azioni dirette ad agevolare un rapido riavvio delle attività economiche.

Esse prevedono in primo luogo la sospensione del diritto annuale per le imprese danneggiate. A vantaggio di queste ultime, è stato messo a disposizione da InfoCamere un sistema telematico - già utilizzato con le imprese colpite dall'alluvione ligure - che consentirà la comunicazione, da parte degli imprenditori, dei danni subiti. Sempre attivo, inoltre, lo Sportello unico telematico per le attività produttive che, per i comuni di Amatrice e Accumoli (in provincia di Rieti), Campotosto e Montereale (L'Aquila), è gestito dalle Camere di commercio in virtù della convenzione siglata con i rispettivi Comuni.

Il coordinamento ha anche disposto la predisposizione di una corsia "preferenziale" per gli imprenditori che abbiano necessità di dialogare con la propria Camera di commercio.

Infine, verrà costituito presso Unioncamere un Fondo di solidarietà alimentato dai contributi di tutte le Camere di commercio e che sarà diretto proprio ad agevolare la più rapida ripresa delle attività produttive.