Le medie imprese italiane crescono

Mediobanca e Unioncamere hanno pubblicato la quindicesima edizione dell'indagine annuale sulle medie imprese italiane nel periodo 2005-2014

Crescono a ritmo più sostenuto rispetto alla manifattura, competono ad armi pari con la concorrenza tedesca e rappresentano un segmento in cui finalmente il Sud va alla stessa velocità del resto d'Italia. Non ultimo, rappresentano una forma di capitalismo inclusivo, in cui vi è un'equilibrata distribuzione della ricchezza tra capitale e lavoro.

Questi alcuni degli elementi che emergono dall'Indagine annuale sulle Medie imprese industriali italiane, realizzata da Mediobanca e Unioncamere.

Indagine che fa luce sulla ripresa e sulla competitività di 3.283 medie imprese manifatturiere italiane che assicurano il 16% circa del valore aggiunto e delle esportazioni dell'industria manifatturiera italiana.

L'attuale clima congiunturale internazionale, non particolarmente stimolante, non consente un'ampia diffusione dei segnali di ripresa anche per quest'anno: così, dopo un 2015 brillante, per il 2016 le medie imprese industriali mostrano un atteggiamento più attendista. In base ai risultati della consueta indagine su un campione rappresentativo di medie imprese industriali italiane, il 2015 si è chiuso con una fascia di società dal fatturato in crescita che supera nettamente la quota di quelle che segnalano difficoltà (46,1% contro 20,2%). All'insegna dell'ottimismo, anche se più moderato, restano comunque le previsioni per il 2016, con il 35,6% di tali società che prevede un aumento del fatturato, mentre sono prevalenti le segnalazioni di stazionarietà (54,1%).

L'indagine completa è disponibile nell'apposita sezione dei siti dei Centri Studi di Unioncamere e Mediobanca.

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