In arrivo l'etichetta del Made in Italy per gli alimenti

Coldiretti Modena evidenzia la nuova norma che amplia la tutela in favore di produttori e consumatori

"Con l'obbligo di indicare in etichetta l'origine di tutti gli alimenti sarà finalmente possibile valorizzare la produzione nazionale e consentire scelte di acquisto consapevoli ai consumatori contro gli inganni dei prodotti stranieri spacciati per Made in Italy." È il commento del presidente di Coldiretti Modena, Luca Borsari alla notizia dell'inserimento nel Decreto Semplificazione della disposizione che prevede l'indicazione di origine per tutti gli alimenti. "E' una nostra grande vittoria - continua Borsari - un risultato che siamo certi troverà nell'iter parlamentare un sostegno bipartisan per una norma a costo zero a difesa dell'interesse nazionale e a tutela della salute dei cittadini, del territorio, dell'economia e dell'occupazione".

La norma - sottolinea Coldiretti Modena- consente di adeguare ed estendere a tutti i prodotti alimentari l'etichettatura obbligatoria del luogo di provenienza geografica degli alimenti ponendo fine ad un lungo e faticoso contenzioso aperto con l'Unione europea oltre 15 anni fa. In particolare - precisa la Coldiretti - si individuano disposizioni nazionali autorizzate nell'ambito di una consultazione con la Commissione sulla base del Regolamento quadro sull'etichettatura n. 1169 del 2011, in ragione della protezione della salute pubblica e dei consumatori, della prevenzione delle frodi e della protezione dei diritti di proprietà industriale e di repressione della concorrenza sleale. Sono previste sanzioni in caso di mancato rispetto delle norme che vanno da 2mila a 16mila euro, salvo che il fatto non costituisca reato di frode penalmente rilevante.

L'obiettivo - spiega Coldiretti Modena - è dare la possibilità di conoscere finalmente la provenienza della frutta impiegata in succhi, conserve o marmellate, dei legumi in scatola o della carne utilizzata per salami e prosciutti fin ad ora nascosta ai consumatori, ma anche difendere l'efficacia in sede europea dei decreti nazionali già adottati in via sperimentale in materia di etichettatura di origine di pasta, latte, riso e pomodoro.