Emilia-Romagna, il 60% delle imprese punta sull'innovazione

I percorsi innovativi riguardano soprattutto i prodotti (21,5%) e i processi (18%). La ricerca si focalizza soprattutto sul prodotto, alta la quota di aziende della filiera hi-tech.

Alla ricerca di nuove opportunità, obiettivi, risorse e collaborazioni. Si declina così per le imprese il termine innovazione. Nonostante la crisi, in Emilia-Romagna le aziende innovano: in regione, infatti, i valori sono sopra la media nazionale - e in linea con quella delle regioni leader - per quanto concerne la capacità delle imprese di realizzare cambiamenti al passo con i tempi. Il 60% di imprese ha introdotto un'innovazione nell'ultimo triennio. E' alta anche la quota di aziende che operano su prodotti e filiere hi-tech. E' quanto emerge dall'analisi dei dati del Rapporto regionale 2014 sull'innovazione, promosso da Unioncamere Emilia-Romagna con la collaborazione tecnica del Cise (azienda speciale della Camera di commercio di Forlì-Cesena) e Camere di commercio della regione.

Tra le imprese innovatrici il 21,5% ha introdotto innovazioni di prodotto e una percentuale pari al 18% innovazioni di processo, in entrambi i casi di tipo incrementale. Innovazioni radicali hanno riguardato una quota minore di casi: il 9,7% delle imprese emiliano-romagnole ha introdotto innovazioni di prodotto e il 5,5% di processo. L'innovazione radicale è stata generata principalmente all'interno dell'azienda.

Il settore maggiormente innovativo risulta quello dell'elettricità e dell'elettronica (appena il 16,7% di imprese non innovative), seguito dalla meccanica (30,0%) e dalla chimica/farmaceutica (32,0%). Le differenze non riguardano soltanto il settore produttivo bensì la dimensione di impresa, con quelle più grandi che si dimostrano, come atteso, maggiormente in grado di innovare.

Dopo la flessione degli investimenti registrata negli ultimi anni, probabilmente come ricaduta della crisi economico-finanziaria, i dati segnano una positiva, seppur debole, inversione di tendenza. Il 16,5% delle imprese (contro 12,7% registrato nel 2013) dell'Emilia-Romagna ha proceduto all'acquisto di nuovi macchinari e attrezzature. Seguono gli investimenti effettuati nell'area informatica: acquisto di nuovo software (11,1%) e di nuovo hardware (6,8%), anche se quantitativamente, l'ammontare complessivo degli investimenti delle imprese intervistate in quest'area sono stati complessivamente di 7milioni di euro (superati dagli oltre 34milioni investiti per lo sviluppo/design di nuovi prodotti all'interno dell'azienda), mentre per gli acquisti di nuovi macchinari e attrezzature si superano i 60milioni.

Il principale ostacolo all'innovazione, indicato da oltre otto imprese su dieci, è l'eccessiva pressione fiscale. Al secondo posto vi è il rischio d'impresa percepito come troppo elevato, in particolare dalla piccola impresa, seguito dalle difficoltà strategiche di mercato, in termini di limitata conoscenza da parte dell'impresa del mercato, della concorrenza.

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Rapporto sull'innovazione in Emilia Romagna 2014