Reti d'impresa: +7,4% nel 2023

9 mila contratti di rete per oltre 47 mila imprese

Crescono le reti d'impresa in Italia nel 2023: oltre 47 mila imprese distribuite su tutto il territorio nazionale (+4,8% rispetto all'anno precedente) per quasi 9 mila contratti di rete (+7,4% rispetto al 2022) in numerosi settori e filiere, con prevalenza dell'agroalimentare, delle costruzioni e del commercio. È quanto emerge dal V Rapporto dell'Osservatorio Nazionale sulle Reti d'Impresa, a cura di InfoCamere, RetImpresa e Dipartimento di Management dell'Università Ca' Foscari Venezia, presentato il 20 marzo 2024 presso la storica sede dell'Università di Padova a Palazzo del Bo.

Dall'indagine il contratto di rete si conferma strumento particolarmente utile alle aziende di piccole dimensioni (il 75% delle imprese in rete ha meno di 10 dipendenti) per aumentare il potere contrattuale (35%), condividere spese per acquisti/forniture/tecnologie (24%) e partecipare a bandi e appalti (24%). Uno dei principali vantaggi competitivi del contratto di rete è la possibilità, per le aziende aderenti, di beneficiare dei vantaggi della grande impresa pur non perdendo l'identità, l'autonomia e la flessibilità tipica delle PMI. Il Rapporto 2023, analizza l'universo dei contratti di rete in Italia attraverso i dati del Registro Imprese delle Camere di Commercio, e i dati della survey condotta dall'Osservatorio su un campione rappresentativo di reti attive.

Rispetto al 2022, si rafforzano le micro-reti, composte da 2-3 imprese (oltre il 52% del totale) e, in generale, le reti partecipate da meno di 10 imprese (quasi l'87%). Nel tempo, i contratti di rete - oltre a coinvolgere più imprese, anche di ambiti emergenti come quello delle società benefit - sono diventati più coesi e radicati territorialmente, contribuendo alla sostenibilità delle filiere strategiche. L'Osservatorio 2023 ne analizza anche la resilienza, misurando la capacità di prevedere, gestire e reagire alle crisi. La natura mista della rete e il numero di imprese coinvolte favoriscono una ripresa più rapida dopo una crisi aziendale: nel 66,1% dei casi avviene entro un anno.

Infine, l'Osservatorio mette in luce lo stato dell'arte e le prospettive di utilizzo degli strumenti per l'organizzazione del lavoro, tra cui la codatorialità, e della leva fiscale e finanziaria nelle reti d'impresa a supporto del progetto comune.

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pubblicato il 21/03/2024 ultima modifica 21/03/2024