Prosegue lo sviluppo del turismo nel 2023
Nell'anno 2023 è continuata la crescita dei flussi turistici verso la provincia di Modena dopo il sorprendente recupero del 2022: i dati forniti dalla Regione Emilia-Romagna ed elaborati dal Centro Studi e Statistica della Camera di Commercio di Modena mostrano infatti un aumento annuo di arrivi del 13,5%, pari a quasi 100.000 presenze in più rispetto all'anno precedente. In totale si raggiungono 796.563 arrivi nel 2023, superando del 10,4% i valori pre-pandemia (2019).
La maggior parte dei turisti è accolta dalle strutture alberghiere (83,8% del totale), con un incremento del 12,8% rispetto al 2022. Gli esercizi extralberghieri ospitano la restante quota, ma mostrano un incremento maggiore (+18,1%). I pernottamenti totali sono risultati 1.771.458, in crescita del +7,1%, minore rispetto all'incremento degli arrivi; in tal modo il numero medio di notti di soggiorno è diminuito ulteriormente (2,2 notti). Negli esercizi extralberghieri si registrano soggiorni più lunghi (3,2 notti in media), mentre negli alberghi il soggiorno si riduce a 2 notti.
L'andamento mensile degli arrivi nel 2023 mostra una concentrazione da aprile ad ottobre, mesi in cui sono più numerose le iniziative gastronomiche e culturali, con due picchi massimi a luglio (più di 84.000 arrivi) e a settembre (quasi 79.000 arrivi), mentre risultano sotto la media i mesi invernali.
Esaminando le diverse zone della provincia, il comune capoluogo si conferma meta principale dei visitatori, con più di 327 mila arrivi, pari al 41,1% del totale e in crescita del 16,0%. Altre quote rilevanti sono detenute da Maranello (9,0% del totale) e da Formigine (6,8%), anch'essi con una buona performance (+19,0% Maranello e +12,3% Formigine). Gli incrementi maggiori tuttavia sono stati registrati a Sassuolo (+51,0%) e a Castelfranco Emilia (+25,3%).
Pressoché stabili gli "altri comuni dell'Appennino" (+1,3%), mentre l'unico andamento negativo si rileva a Fanano (-3,1%). Tra i comuni collinari la maggioranza dei turisti è diretta a Castelvetro (+8,3%), mentre tra quelli montani il più visitato risulta Sestola, con più di 21 mila viaggiatori.
La quota maggiore degli ospiti in provincia proviene dall'Italia (68,4%), in aumento del +9,7%; la Lombardia è la prima regione di provenienza (11,6% degli arrivi), seguita da Emilia-Romagna (11,5%) e da Toscana (6,9%). Dall'Unione Europea proviene il 19,6% dei visitatori, in sensibile aumento (+18,2%); tra di essi un quarto dei turisti risulta tedesco (19,0%) e il 16,7% francese. Buona la crescita anche per i paesi europei non appartenenti alla UE (+17,8%), mentre il record di incrementi è detenuto dalle persone che provengono dai paesi extraeuropei (+40,2%), con in testa gli Stati Uniti (+24,5%), che raggiungono quasi le 20mila presenze.
Dopo la caduta delle restrizioni dovute al Covid, negli ultimi due anni si è assistito ad un incremento maggiore dei turisti provenienti dall'estero (che erano quasi scomparsi nei momenti con maggiori limitazioni) rispetto a quelli italiani, tanto che attualmente la loro quota sul totale è ritornata ai livelli del 2019, ovvero precedenti la pandemia.
La provincia di Modena è caratterizzata da diverse quote di turisti stranieri a seconda della meta prescelta: in Appennino più del 90% è rappresentato da visitatori italiani, mentre nella fascia collinare è maggiore la presenza di stranieri, fino ad arrivare alla maggioranza nel comune di Maranello dove la Ferrari attira il 55,5% di viaggiatori esteri. Nei restanti comuni la percentuale media di stranieri è di circa il 30%.
Da un'indagine campionaria di Isnart, svolta nell'estate del 2023, risulta inoltre che la provincia di Modena è visitata prevalentemente da famiglie, sia con bambini (39,0%), sia in coppia (32,9%) e le motivazioni principali del viaggio sono gli interessi enogastronomici (34,7%), la visita ad amici e parenti (24,8%), la ricchezza del patrimonio artistico (22,0%) e il desiderio di assistere ad un evento (21,0%). La stragrande maggioranza ha raccolto informazioni su internet (70,2%) ed ha alloggiato in albergo (66,8%) dichiarando come attività prevalenti le "escursioni o gite" (54,9%) e la "degustazione di prodotti enogastronomici" (37,3%), oltre che lo shopping (35,2%) e la visita di centri storici (34,8%). La qualità nel mangiare e bere riceve anche un'ottima votazione: 8,5 su 10, ma risultano molto buone anche la qualità e l'accoglienza nelle strutture di alloggio (8,1); infine, la spesa media giornaliera per persona intervistata ammonta a 119 euro escluso il viaggio.