Positivo l'andamento del turismo in provincia di Modena nei primi otto mesi del 2024
I risultati preliminari dei dati relativi ai flussi turistici delle province dell'Emilia-Romagna divulgati dalla Regione ed elaborati dal Centro Studi e Statistica della Camera di Commercio di Modena mostrano un andamento positivo del turismo in provincia di Modena nel periodo gennaio-agosto 2024. Si rileva tuttavia un rallentamento del trend rispetto alle precedenti elaborazioni che comprendevano il periodo gennaio-giugno 2024.
Ammontano a 546.458 gli arrivi nella provincia nei primi otto mesi dell'anno, con una crescita del 2,6% rispetto allo stesso periodo del 2023, mentre il confronto con il 2019 è molto più performante (+14,7%).
Fondamentale risulta l'apporto dei turisti stranieri che salgono dell'11,1%, mentre i turisti italiani segnano una flessione (-1,4%).
La maggior parte dei turisti pernotta negli esercizi alberghieri (81,0% del totale), in aumento dello 0,7%. Tra di essi è preponderante la permanenza negli alberghi più lussuosi, superiori alle tre stelle (77,1%).
La restante clientela (19,0%) si rivolge agli esercizi extralberghieri, come affittacamere, agriturismi o bed & breakfast, con un incremento notevole rispetto al 2023 (+19,8%). I pernottamenti arrivano a 1.241.268 notti, in crescita del 4,0%, portando ad una permanenza media pari a 2,3 notti per persona. Negli alberghi tale valore scende a 2,1 notti, che divengono 3,1 negli esercizi extralberghieri.
Riguardo le motivazioni del soggiorno, il comune capoluogo e quelli limitrofi attirano visitatori interessati alla gastronomia e ad eventi culturali; pertanto è diffuso maggiormente nei mesi primaverili ed autunnali. L'Appennino invece richiama il turismo vacanziero propriamente detto, pertanto si sviluppa soprattutto durante la stagione sciistica e d'estate, infine i distretti produttivi sono meta di viaggi d'affari. Da ciò deriva che nei mesi estivi crescono soprattutto i visitatori che si recano in Appennino, mentre scendono gli arrivi nelle altre aree.
La suddivisione degli arrivi per zone della provincia vede sempre il comune di Modena al primo posto per numero di visitatori (40,6%), seguito a distanza da Maranello (9,9%) e da Formigine (7,0%). L'Appennino modenese registra l'11,1% di ospiti e la zona collinare l'8,5%, infine quasi un terzo dei visitatori si distribuisce negli altri comuni.
La nuova elaborazione, inserendo anche i mesi di luglio ed agosto, mostra una minore crescita nei comuni della pianura, mentre si riducono le perdite di turisti nella zona montana. Così gli arrivi nel comune capoluogo salgono del 3,5%, tuttavia gli incrementi maggiori si registrano a Mirandola (+17,1%), a Maranello (+14,2%) e Sassuolo (+4,9%). Tra le aree, quella che migliora maggiormente è la fascia collinare (+21,8%). Infine, i comuni della montagna rimediano in parte alla mancanza di neve nella stagione invernale riducendo le ingenti perdite di turisti rilevate in precedenza, ma continuando ad avere un andamento negativo: Pievepelago arriva al -25,2%, Fiumalbo -15,9%, Sestola -10,1% e Fanano -7,2%.
Quasi due terzi dei turisti che visitano la provincia provengono dall'Italia, in particolar modo il 34,7% di essi viene da due regioni: la Lombardia (17,2% del totale) e l'Emilia-Romagna (17,5%). Tra gli stranieri, più di un quinto arriva dall'Unione Europea, in sensibile crescita (+13,2%); i turisti provenienti dagli stati extraeuropei raggiungono l'8,2%, e sono in aumento del 10,1%, mentre rimane residuale la quota che proviene dagli stati europei esterni all'Unione (4,0%, in crescita del 7,6%).
Maranello, grazie alla Ferrari, è l'unico comune in cui più della metà di visitatori sono stranieri, la loro quota raggiunge infatti il 59,3% del totale; anche la fascia collinare è prediletta da turisti esteri (44,3%), mentre nel comune di Modena tale proporzione si ferma al 40,5%. L'alta montagna è invece ad appannaggio degli italiani, infatti qui la quota di stranieri non supera mai il 10% del totale.
Nella media mensile dei visitatori, maggio risulta il mese con maggiori arrivi, pari al 22% in più rispetto alla media, mentre gennaio è il mese con meno presenze, al disotto del 20% degli arrivi medi.