Osservatorio sul credito in Emilia-Romagna

Il rapporto con il mondo del credito dal punto di vista delle imprese: problematico l'accesso ai finanziamenti, in aumento i tassi. Importante il ruolo dei Confidi.

La maggioranza delle imprese della provincia di Modena ha evidenziato nel 2011 aumenti del tasso di interesse (56,6% degli intervistati) e delle commissioni (49,0%) applicate dal sistema bancario. Stabile invece il livello di garanzie necessarie all'ottenimento di finanziamenti (per l'82,8% delle imprese).


Sono questi alcuni dati provinciali tratti dall'Osservatorio regionale sul credito in Emilia-Romagna, ed elaborati dal Centro Studi e Statistica della Camera di Commercio di Modena. L'indagine, condotta da Unioncamere Emilia-Romagna, è stata realizzata a fine 2011 su un campione di 1.500 imprese rappresentativo della realtà imprenditoriale della regione.

Il rapporto tra imprese e credito è estremamente delicato e fondamentale per lo sviluppo del territorio, soprattutto in una fase nevralgica come quella attuale. Per le imprese modenesi, infatti, le principali conseguenze negative della crisi riguardano la minore liquidità (per il 56,0% delle imprese intervistate), seguita da minori ordini (55,3%) e da maggior difficoltà ad incassare i pagamenti dai clienti (37,1%).

Per ciò che riguarda i singoli aspetti del rapporto creditizio, a Modena risultano adeguati la tipologia di strumenti offerti dalle banche per l'ottenimento del credito (per il 50,5% delle imprese). Appaiono invece inadeguati la quantità di credito disponibile (54,5%), i tempi di valutazione/accettazione richieste fido (48,5%), le garanzie richieste (54,5%), ma soprattutto, dal lato dei costi, il tasso applicato (70,5%), e il costo complessivo del finanziamento (64,5%).

Alcuni istituti di credito sono intervenuti con richieste di rientro sui fidi accordati, tuttavia la tendenza non è stata particolarmente pronunciata a Modena rispetto alla media regionale: poco più di un decimo delle imprese dichiara di aver ricevuto richieste di rientro.
Il credito ottenuto dal sistema bancario è destinato principalmente alle spese correnti (30,6%), seguite dall'acquisto di materie prime e semilavorati (21,3%), pagamento dei debiti (19,1%) e spese per il personale (14,4%), mentre il 12,8% delle imprese dichiara di dedicarlo ad attività di investimento.

Il Sistema camerale si è dimostrato, da sempre, particolarmente sensibile verso le esigenze di credito delle imprese tramite il supporto (finanziario e operativo) all'attività dei consorzi fidi. In provincia di Modena, nel 2011, il 27,5% delle imprese del campione intervistato si è rivolto ai confidi (la media regionale è del 25,1%) ed è risultato buono il giudizio relativo ai loro servizi. Infatti tra coloro che li hanno utilizzati, ben il 90,9% ne dà un giudizio positivo, mentre la corrispondente media regionale è pari all'86,7%.
Le imprese hanno così potuto ottenere agevolazioni su diverse variabili: garanzie richieste, quantità di credito ottenuta e tasso applicato.
I confidi sono stati particolarmente utili per affrontare i risvolti negativi della crisi internazionale nell'ultimo triennio. In effetti, sebbene consolidato già prima del 2009, il ricorso ai confidi è aumentato sensibilmente negli ultimi anni: quasi un terzo delle imprese che si sono avvalse di queste strutture vi ha fatto ricorso per la prima volta tra il 2009 e il 2011.

Data l'importanza dei dati emersi dalla ricerca, il Sistema camerale dell'Emilia-Romagna ha deciso di estendere anche al 2012 l'Osservatorio regionale sul credito e di intensificarne le attività prevedendo due rilevazioni campionarie, con cadenza semestrale.

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