Nel 2021 forte calo delle persone in cerca di lavoro

Nonostante la ripresa, in provincia di Modena sono in lieve flessione anche gli occupati, in particolare i lavoratori indipendenti e le donne

Il Centro Studi e Statistica della Camera di Commercio ha elaborato i dati Istat dell'indagine Forze di Lavoro relativi all'anno 2021 e alla provincia di Modena: nonostante la sensibile ripresa delle attività economiche registrata in corso d'anno, si rileva una lieve flessione degli occupati e un ingente calo delle persone in cerca di occupazione.

Nella media del 2021 sono 312 mila gli occupati in provincia, mille in meno rispetto al 2020, pari ad una diminuzione tendenziale dello 0,3%. Il confronto con il 2019 è ancora più negativo, con un calo di 8.000 occupati pari al -2,5%. Inoltre la variazione modenese del 2021 è in controtendenza sia con i dati nazionali (+0,8%), che con quelli regionali (+0,6%).

Il calo degli occupati in provincia si verifica soprattutto tra i lavoratori indipendenti (-3,3%), mentre registrano un lievissimo aumento gli occupati dipendenti (+0,1%), che comunque rappresentano la maggioranza dei lavoratori. Altra differenza sostanziale si riscontra per il genere: mentre gli occupati uomini crescono dello 0,7%, le donne sono in calo (-2,1%).

Tuttavia il fenomeno nuovo che interessa il mondo del lavoro provinciale è la diminuzione, per il secondo anno consecutivo, delle forze di lavoro, cioè delle persone che vogliono entrare attivamente nel mercato del lavoro o che stanno già lavorando: nel 2021 sono diminuite di 7.000 unità, pari al -2,1%; questa flessione è da imputare soprattutto alla forte contrazione delle persone in cerca di occupazione: -30,0%.

A causa di ciò, nonostante il calo degli occupati, diminuisce anche il tasso di disoccupazione, che passa dal 6,1% del 2020 al 4,4% del 2021. In questo caso, non si tratta di un segnale propriamente positivo, in quanto non deriva da un aumento delle persone che lavorano, bensì dall'incremento di coloro che rinunciano a ricercare un posto di lavoro.

Specularmente alla diminuzione delle forze di lavoro, aumentano gli inattivi (+6,6%) ed il corrispondente tasso di inattività, che sale così dal 27,2% al 29,1%.

Ritornando alla dinamica degli occupati, nel 2021 si riscontrano variazioni molto differenti a seconda dei settori economici, con un vero e proprio boom nelle costruzioni (+30,8%) e un buon incremento nell'industria manifatturiera (+7,3%), mentre il commercio è in sensibile ribasso (-16,7%), insieme all'agricoltura (-11,1%). Più moderato il calo degli "altri servizi" (-4,3%).

In questo modo cambia anche la composizione degli occupati per settore, con il commercio che passa dal 16,0% del totale all'11,2%, mentre le costruzioni salgono al 5,4% del totale; i servizi raggiungono il 43,3% e anche l'industria vede aumentare la propria quota (37,5%), confermando la vocazione manifatturiera della provincia rispetto sia all'Emilia-Romagna (26,9%), che al totale Italia (20,3%). Pressoché stabile la proporzione degli occupati in agricoltura (2,6%).

Tutte le variazioni tendenziali citate si riferiscono, per ogni indicatore, al confronto tra la media annuale del periodo "gennaio 2021/dicembre 2021" e quella del periodo "gennaio 2020/dicembre 2020".

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pubblicato il 23/03/2022 ultima modifica 23/03/2022