L'occupazione nel 2019 in provincia di Modena
Risulta in aumento l'occupazione in provincia di Modena nell'ultima rilevazione dell'indagine sulle forze di lavoro effettuata dall'Istat riferita all'anno 2019, infatti il confronto tendenziale mostra un incremento di 4.000 occupati rispetto al 2018, pari ad una percentuale dell'1,3%. Il totale occupati modenesi arriva così a 320.000, rimanendo, a livello regionale, la seconda provincia per numero di occupati dopo Bologna. Anche il relativo tasso di occupazione risulta in miglioramento, passando dal 69,0% del 2018 al 69,8% del 2019, sostenuto soprattutto dall'incremento dell'occupazione femminile (+3,6%).
Le forze di lavoro aumentano anch'esse, ma in misura maggiore rispetto agli occupati: crescono di 5.000 unità, pari al +1,5%; cioè le persone che sono disposte a lavorare sono di più rispetto ai posti di lavoro che si sono creati.
Così, nonostante l'incremento degli occupati, cresce anche il numero di persone in cerca di occupazione (+10,0%), facendo aumentare il tasso di disoccupazione dal 6,0% del 2018 al 6,5% del 2019. Tuttavia tale fenomeno non è propriamente negativo, perché essendo accompagnato da un aumento dell'occupazione, mostra come vi sia più ottimismo tra la popolazione, che torna in campo alla ricerca di posto di lavoro.
Specularmente all'aumento delle forze di lavoro, diminuiscono gli inattivi (-4,3%) ed il corrispondente tasso di inattività che passa dal 26,5% al 25,2%.
In regione invece l'aumento di 28.000 occupati va a coprire sia l'incremento delle forze di lavoro totali (+1,1%), sia a sfoltire il totale delle persone in cerca di occupazione (-4,8%), facendo quindi diminuire il corrispondete tasso di disoccupazione che scende al 5,5%.
La suddivisione degli occupati modenesi per settori di attività mostra l'industria come quota principale (38,6%) e in sensibile aumento (+9,7%).
Supera così la quota dei servizi che fino al 2018 rappresentavano la maggioranza degli occupati, ma che ora rimangono al 37,7% del totale e sono in calo del 4,7%. Aumenta così il divario fra Modena, l'Emilia-Romagna e l'Italia, zone in cui i servizi sono di gran lunga il settore principale, mentre si consolida la forte componente manifatturiera dell'economia modenese.
Terzo settore per numero di occupati in provincia è il commercio (18,4% del totale), in aumento del 7,3% rispetto al 2018, le costruzioni invece sono in calo (-7,1%) e si fermano al 4,0% del totale, infine l'agricoltura rimane sempre il settore meno rappresentato, con 11.000 addetti, pari all'1,2% del totale, in calo anche quest'anno.
Continua a risalire la disoccupazione giovanile (cioè dei ragazzi dai 15 ai 24 anni), infatti nel 2019 raggiunge il 18,8%, in linea con la media regionale (18,5%), ma sempre molto più bassa della media italiana (29,2%). Tale fenomeno si verifica in quasi tutte le province emiliane, tranne che a Reggio Emilia che registra il valore più basso in regione (12,0%).
Tutte le variazioni tendenziali citate si riferiscono, per ogni indicatore, al confronto tra la media annuale del periodo "gennaio 2019/dicembre 2019" e quella del periodo "gennaio 2018/dicembre 2018".