L'impatto dell'emergenza sanitaria sul lavoro dipendente
L'Agenzia regionale per il lavoro dell'Emilia-Romagna ha diffuso il report "Prime evidenze sull'impatto dell'emergenza COVID-19 sul lavoro dipendente in provincia di Modena" oltre ai dati provinciali del periodo gennaio-maggio 2020. I rapporti analizzano i flussi di lavoro dipendente registrati negli archivi del SILER (Sistema Informativo Lavoro Emilia-Romagna) sulla base delle Comunicazioni obbligatorie (CO) dei Centri per l'impiego. Nello specifico, si tratta delle attivazioni e cessazioni dei rapporti di lavoro e variazioni delle posizioni lavorative, aggiornate al 31 maggio 2020.
Il "lockdown" ha comportato una anomala caduta delle assunzioni nel mese di marzo, toccando un minimo storico ad aprile: 3.096 assunzioni (-65,0% rispetto ad aprile 2019).
La sospensione dei licenziamenti (D.L. 17 marzo 2020, n. 18) e il ricorso agli ammortizzatori sociali, fino ad oggi, ha impedito la perdita di posizioni dipendenti a tempo indeterminato: per il periodo marzo-maggio 2020 le attuali stime, indicano infatti come la perdita complessiva di posizioni dipendenti, pari a 3.653 unità (calcolata come saldo destagionalizzato fra attivazioni e cessazioni), sia totalmente a carico delle posizioni a tempo determinato, nel lavoro somministrato e in apprendistato (-4.933).
Nel periodo marzo-maggio 2020, in provincia di Modena, si sono perse 3.653 delle 38.061 posizioni dipendenti andate perdute nella regione presa nel suo complesso (ossia il 9,6% del totale). Tale perdita si è concentrata principalmente nei servizi e, nello specifico, nei macrosettori commercio, alberghi e ristoranti (-1.306) e altre attività dei servizi (-1.097), ma l'impatto sulle attività manifatturiere si è rivelato comunque cospicuo (dati destagionalizzati). L'industria in senso stretto ha accusato una perdita di 1.227 posizioni dipendenti, verosimilmente concentrata nel comparto della meccanica generale (dato destagionalizzato).
A maggio le attivazioni dei rapporti di lavoro dipendente hanno registrato una significativa ripresa (47,1% in più rispetto al mese di aprile): nel mese di maggio le assunzioni nell'industria sono risalite al 74,8% del livello registrato a febbraio (ossia prima del "lockdown") ma nei servizi le attivazioni dei rapporti di lavoro ancora si attestano al 45,4% del livello anteriore all'emergenza COVID-19, date le più complesse condizioni per la ripartenza delle attività.
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Agenzia regionale per il lavoro Emilia-Romagna - Rapporti provinciali