L'agricoltura modenese nel 2019

Dopo quattro anni di buona crescita, il settore primario provinciale ha registrato una annata negativa sia a causa delle avversità climatiche che di politiche economiche internazionali

L'Assessorato all'agricoltura, ambiente e sviluppo sostenibile della Regione Emilia-Romagna ha divulgato i dati provvisori della produzione agricola relativa all'anno 2019. In provincia di Modena la produzione lorda vendibile, cioè il valore totale delle produzioni agricole, ammonta nel 2019 a 566 milioni di euro, pari al 13,4% del totale regionale (4.215 milioni) e in notevole calo rispetto al 2018 (+16,5%), come nella maggior parte delle province emiliano-romagnole.

Per quanto riguarda la quantità prodotta, in provincia di Modena si sono raggiunte 772.100 tonnellate di produzione di colture vegetali nell'anno 2019, in diminuzione del 13,6% rispetto all'anno precedente. Infatti nel 2019 vi sono state condizioni climatiche avverse soprattutto nei mesi di maggio e giugno che hanno compromesso la produzione di numerosi vegetali, inoltre problemi fitosanitari hanno danneggiato il raccolto della frutta, soprattutto delle pere, la produzione arborea principale in provincia. Così la produzione di frutta perde il 37,5% di quantità prodotta rispetto al 2018, le piante industriali il 15,8% e i cereali il 4,1%.

La quota maggiore di produzioni vegetali rimane ad appannaggio dei cereali, che con 236.400 tonnellate rappresentano il 30,6% del totale. Molto buona anche la produzione di foraggi, che raggiunge la quota del 25,3%, le piante industriali sono il 19,1% e le arboree il 15,2%. Queste ultime, a causa dei problemi citati in precedenza, hanno visto ridurre molto la loro quota nel 2019, soprattutto le pere, passate dall'82,9% della produzione di frutta al 73,0%; infine le patate e ortaggi pesano solamente per il 9,8% del totale produzione.

Tra i prodotti vegetali trasformati, nella nostra provincia il vino risulta il prodotto principale e con 768 mila ettolitri registra anch'esso una sensibile diminuzione (-17,5%).

Nella zootecnia il latte costituisce la produzione di punta della provincia: nel 2019 si sono rilevate 365.680 tonnellate prodotte, in aumento del 3,5% e destinate soprattutto alla produzione di Parmigiano Reggiano; per questo motivo il loro prezzo è diminuito in quanto ha risentito dei dazi imposti dagli Stati Uniti su questo formaggio.

Molto importante anche l'allevamento di suini, che con 57.690 tonnellate rappresentano il 75,5% della produzione di carne, molto meno importanti i bovini (13,9%) e poco indicativa la produzione di uova, la cui quota è pari solamente al 6,2% del totale regionale.

Esaminando la PLV, la quota maggiore è data dalla zootecnia che produce il 56,8% del valore totale pari a 322 milioni di euro. Al suo interno è il latte vaccino che ha il peso maggiore (60,3% del totale zootecnia), seguito a distanza dall'allevamento dei suini (25,9%).

Le coltivazioni pesano per il 43,2% nella PLV provinciale, pari a 245 milioni di euro e tra di esse la parte più rilevante è data dalle colture arboree (24,7%), in particolare la pera, con 68 milioni di euro, e le ciliegie (13 milioni).

Seguono i cereali con l'8,7% del totale della PLV modenese e la produzione di vino (8,2%); tra gli ortaggi, primeggiano il pomodoro industriale con 4,1 milioni di euro e il melone (3,9 milioni), mentre tra le piante industriali la barbabietola risulta sempre la prima coltura (63,1%), ma la soia raggiunge ben il 24,2% del valore della categoria.

Il 2019 non è stato un buon anno per l'agricoltura modenese, infatti si è registrato un forte calo della PLV, in alcuni casi dovuto alla diminuzione della produzione ed in altri al calo dei prezzi. Le voci che incidono maggiormente su questo andamento sono state innanzitutto la zootecnia, che perde il 19,8% a causa di diversi fattori: innanzitutto una diminuzione dei prezzi del latte vaccino per le difficoltà del Parmigiano Reggiano, che a fronte di un incremento di produzione del 3,5% vede una discesa della plv del 29,3%; anche i bovini perdono il 22,3% di valore, sia a causa di una diminuzione di quantità che di prezzo, infine i suini registrano una diminuzione inferiore (-2,4%) tuttavia il loro peso è notevole sulla PLV totale.

Per quanto riguarda le coltivazioni vegetali non ci sono grosse variazioni nella PLV degli ortaggi (-0,1%), peggiora invece l'andamento dei frutteti (-21,0%) penalizzato da una forte diminuzione della produzione di pere (-44,9%), di mele (-17,0%) e di ciliegie (-13,8%), mentre l'exploit delle albicocche (+84,3%) non riesce a compensare le perdite degli altri frutti.

Calano anche le piante industriali (-9,8%) a causa di decrementi di produzione di barbabietola e di soia, mentre cresce la produzione di girasole.

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