Industria ceramica a livelli pre-pandemia

Ottimi i risultati produttivi e di mercato ma i fortissimi rialzi nei costi del gas, delle materie prime e della logistica mettono a rischio la competitività

Confindustria Ceramica, in occasione dell'Assemblea tenuta il 15 giugno 2022, ha presentato le indagini statistiche per l'anno 2021 relative alle imprese attive nella produzione di piastrelle e lastre, ceramica sanitaria, porcellana e stoviglieria, materiali refrattari, ceramica tecnica, laterizi.

Complessivamente sono 263 le società attive in Italia, che occupano 26.537 addetti diretti e fatturano 7,5 miliardi di euro. L'internazionalizzazione produttiva in Europa e Nord America di aziende controllate da ceramiche italiane supera i 900 milioni di euro di vendite.

Le piastrelle di ceramica prodotte in Italia

Sono 131 le aziende presenti sul suolo italiano, che nel corso del 2021 hanno prodotto 435,3 milioni di metri quadrati (+8,6% sull'anno 2019), e dove sono occupati 18.528 addetti. Le vendite complessive sono state di 455,3 milioni di metri quadrati (+11,9%). Le vendite in Italia superano i 91 milioni di metri quadrati (+9,2%) mentre l'export raggiunge 364,1 milioni di metri quadrati (+11,9%). Il fatturato totale delle aziende italiane di piastrelle supera i 6,16 miliardi di euro (+15,4%), derivante per 5,2 miliardi dalle esportazioni (+15,3%; quota dell'86% sul fatturato) e per 967 milioni di euro da vendite in Italia.

Il Presidente di Confindustria Ceramica Giovanni Savorani ha dichiarato: "L'industria ceramica italiana ha chiuso il 2021 con una crescita dei fatturati, Italia ed estero, superiore al 15% rispetto a 2019. Le caratteristiche di salubrità, sostenibilità e durevolezza dei materiali ceramici sono tra i fattori che hanno orientato la riqualificazione delle abitazioni e le nuove costruzioni. I primi mesi di quest'anno confermano la crescita a doppia cifra sui diversi mercati a cui però si affianca l'esplosione nei costi dei fattori produttivi: il gas naturale avrà una extra bolletta annua per l'intero settore nell'ordine dei 900 milioni di euro, il pallet in legno sono già aumentati del +224%, i cartoni per imballaggio del +180%, mentre i noli marittimi hanno quintuplicato il prezzo. La possibilità di trasferire sui prezzi questi aumenti ha oggettivamente dei limiti e sta creando fortissime tensioni nella marginalità aziendale. Viviamo una fase in cui la domanda dei nostri prodotti sta tenendo e stiamo, paradossalmente, attraversando una crisi dal lato delle forniture di dimensioni inimmaginabili".

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pubblicato il 16/06/2022 ultima modifica 16/06/2022