Indagine Istat Forze di Lavoro: occupati in ripresa

I dati della provincia di Modena relativi al secondo trimestre 2019 mostrano un aumento dell'occupazione e in parallelo una discesa del tasso di disoccupazione

E' in leggera crescita l'occupazione in provincia di Modena: nell'ultima rilevazione Istat sulle Forze di Lavoro elaborata dal Centro Studi e Statistica della Camera di Commercio di Modena il confronto congiunturale mostra un incremento di mille occupati (+0,3%) che raggiungono quota 319 mila, mentre rimangono stabili le forze di lavoro a 338 mila persone.

Il confronto tendenziale risulta identico, infatti gli occupati aumentano dello 0,3% anche rispetto all'anno precedente, mentre tasso di occupazione rimane stabile. Migliora invece il tasso di disoccupazione, che scende dal 6,5% al 5,7% e calano le persone in cerca di occupazione (-13,6%); tale decremento tuttavia è dovuto soprattutto alla diminuzione delle forze di lavoro (-0,6%) e all'aumento delle "non forze di lavoro" cioè le persone che rinunciano a cercare un'occupazione, che salgono dell'1,9%, portando al 26,1% il tasso di inattività.

In Emilia-Romagna l'occupazione aumenta in modo più marcato (+2,1%), infatti il maggior numero di persone occupate fa diminuire le persone in cerca di occupazione (-12,6%) e contemporaneamente aumentano le forze di lavoro (+1,1%).

Il numero di occupati per settori economici conferma la base industriale della provincia di Modena: il 37,5% degli occupati lavora nell'industria, tale quota scende al 26,9% in Emilia-Romagna e al 20,1% nel totale Italia, dove specularmente prosperano i servizi (49,8%) e il commercio (20,4%). A Modena i servizi si fermano al 39,1% del totale, il commercio al 17,2% e le costruzioni al 4,7%, infine l'agricoltura ha percentuali minime (1,6%). In Emilia-Romagna la distribuzione per settori assume valori intermedi tra quelli italiani e quelli modenesi.

A Modena l'incremento maggiore di occupati si rileva nelle costruzioni, che salgono del 15,4%, anche l'industria ha un buon risultato (+4,3%), così come il commercio (+3,8%), mentre perdono posti di lavoro i servizi (-2,3%) e l'agricoltura.

In regione diminuiscono gli occupati in agricoltura (-9,3%) e nel commercio (-1,8%), mentre crescono nelle costruzioni (+11,1%), nell'industria (+4,2%) e nei servizi (+2,4%).

Per quanto riguarda la disoccupazione giovanile (cioè dei ragazzi tra i 15 ei 24 anni di età), si rileva un peggioramento del dato, che va dall'11,7% dell'anno precedente al 14,8% attuale, facendo scendere la provincia di Modena dalla prima alla quarta posizione in Emilia-Romagna. Al primo posto è salita Reggio Emilia (11,6%) seguita da Forlì-Cesena (13,5%), mentre Ravenna risulta più in difficoltà, con il 31% dei giovani disoccupati, dato simile alla media nazionale (31,2%). La media regionale è molto più incoraggiante (17,1%).

Tutte le variazioni tendenziali citate si riferiscono, per ogni indicatore, al confronto tra la media annuale del periodo "luglio 2018/giugno 2019" e quella del periodo "luglio 2017/giugno 2018", quelle congiunturali invece confrontano la media annuale "luglio 2018/giugno 2019" con la media annuale "aprile 2018/marzo 2019".

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