Forze lavoro Istat: crescita limitata degli occupati nel primo trimestre del 2024

Nel confronto annuale cresce il numero degli addetti in agricoltura e nel “commercio e turismo”, mentre le costruzioni perdono lavoratori, positivo il confronto con il trimestre precedente

Sono in leggero aumento gli occupati in provincia di Modena nel primo trimestre del 2024, passando da 325 mila a dicembre 2023 a 326 mila nel trimestre successivo, con una crescita dello 0,3%, lo attesta l’indagine sulle Forze di Lavoro svolta da Istat.

Tuttavia, il confronto annuale appare negativo, con un calo di 6.000 occupati rispetto al primo trimestre del 2023, pari ad una diminuzione dell’1,7%. Tale dato risulta in controtendenza sia con la media dell’Emilia-Romagna (+1,2%) che con il totale Italia (+1,9%). Il tasso di occupazione, tuttavia, rimane molto positivo (70,6%), in linea con il dato regionale (70,8%) e molto al disopra di quello nazionale (61,7%). Sono in calo i lavoratori di entrambi i sessi, tuttavia le donne accusano la diminuzione maggiore di occupazione (-2,0%), mentre gli uomini si fermano al -1,6%.

Più di un terzo degli occupati opera nell’industria manifatturiera, confermando la base industriale della provincia; tuttavia, sono gli “altri servizi” il settore che detiene la maggior parte dei lavoratori (37,8%); anche il “commercio e turismo” assorbe parecchia manodopera (18,3%), mentre a distanza seguono le costruzioni (5,3%) e l’agricoltura (1,8%).

Nell’ultima rilevazione solamente due settori appaiono ampiamente positivi per incremento dell’occupazione: l’agricoltura che cresce del 25,9% e il “commercio e turismo” (+15,2%). Si rilevano invece perdite cospicue per le costruzioni, che rinunciano a cinquemila posti di lavoro (-20,7%), mentre si riscontrano diminuzioni più lievi negli “altri servizi” (-5,5%) e nell’industria manifatturiera (-2,5%).

Specularmente alla diminuzione degli occupati, crescono invece le persone in cerca di occupazione, che arrivano a 21 mila, settemila in più rispetto al primo trimestre del 2023; questo fenomeno ha effetti evidenti sul tasso di disoccupazione, che dal 4,0 del primo trimestre del 2023, diviene pari al 6,0% attuale, maggiore della media regionale (4,9%), ma ancora inferiore al totale Italia (7,5%).

Pare che gran parte di questo incremento di disoccupati sia concentrato nella fascia 15/24 anni; infatti, cresce molto la disoccupazione giovanile in provincia, con il relativo tasso che passa dal 10,8% nel primo trimestre del 2023 al 19,2% attuale, superando così la media regionale (16,1%) e portando la provincia all’ultimo posto insieme a Piacenza per questo indicatore.  Nonostante questa crescita repentina, il tasso di disoccupazione giovanile provinciale rimane al disotto della media italiana (22,6%).

Infine, aumentano lievemente gli inattivi, cioè coloro che hanno rinunciato a trovare un’occupazione, mentre rimangono costanti le forze di lavoro, cioè coloro che cercano attivamente un posto di lavoro.

Tutte le variazioni tendenziali citate si riferiscono, per ogni indicatore, al confronto tra la media annuale del periodo “febbraio 2023/marzo 2024” e quella del periodo “febbraio 2022/marzo 2023”.

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pubblicato il 30/07/2024 ultima modifica 05/08/2024