Forze di Lavoro: stabile l'occupazione in provincia di Modena

L'indagine Istat mostra un incremento degli addetti dell'industria, mentre appaiono in contrazione i settori agricoltura e costruzioni nel terzo trimestre 2018

L'indagine "Forze di lavoro" dell'Istat, elaborata dal Centro Studi e Statistiche della Camera di Commercio presenta un trimestre di stabilità per l'occupazione modenese: risultano infatti 317 mila gli occupati in provincia di Modena al terzo trimestre 2018, dato identico a quello rilevato nel terzo trimestre del 2017. In Emilia-Romagna invece l'occupazione risulta in leggero aumento tendenziale (+0,8%) e nel totale Italia ancor di più (+1,0%).

Il numero di occupati per settore vede andamenti molto differenti: l'industria mostra la crescita tendenziale maggiore (+2,7%), seguita dai servizi (+2,4%); il commercio resta stabile, mentre si registrano cali sensibili nelle costruzioni (-13,3%) e ancor più in agricoltura (-33,3%).

Tale andamento va rafforzare la quota di addetti modenesi che operano nell'industria manifatturiera, portando la percentuale al 35,6%, molto più elevata sia della quota dell'industria totale regionale (26,3%), che di quella nazionale (20,0%). Inversamente proporzionale è la quota di addetti dei servizi, che sono molti di più a livello nazionale (49,7%), scendono al 44,9% in Emilia-Romagna, mentre a Modena tale proporzione rimane al 40,7%. Anche le quote di addetti dei settori commercio, agricoltura e costruzioni sono minori in provincia di Modena rispetto al totale regionale e italiano.

Pure il confronto tendenziale delle forze di lavoro rimane pressoché stabile: a Modena calano di mille unità, pari al -0,3%, mentre nel totale regionale crescono dello 0,2%. D'altro canto diminuiscono le persone in cerca di occupazione (-4,3% a Modena e -7,3% in Emilia-Romagna) e ciò si ripercuote sul tasso di disoccupazione che passa dal 6,7% al 6,4% nella provincia di Modena e dal 6,4% al 6,0% in Emilia-Romagna. Allo stesso modo a livello nazionale si percepisce un miglioramento, tuttavia la disoccupazione rimane sempre sensibilmente più alta (10,7%) rispetto ai valori modenesi.

In questo mercato dell'occupazione stagnante, rimangono stabili anche tutti gli altri relativi tassi, come quello di occupazione, fermo al 69,1% e quello di attività, in leggerissimo calo (dal 74,2% al 74,0%); di segno diverso l'andamento regionale, in cui sale il tasso di occupazione fino al 69,2%, mentre rimane invariato il tasso di attività (73,7%). Sensibilmente peggiore il dato nazionale, molto più basso, come di consueto, sia per il tasso di attività (65,6%), sia per il tasso di occupazione (58,4%).

Infine, risulta inferiore rispetto al 2017 il tasso di disoccupazione giovanile, che arriva al 13,6% mantenendo Modena al secondo posto in regione dopo Bologna (12,7%). La media regionale risulta del 18,6%, tuttavia all'interno della regione vi sono province in cui la disoccupazione giovanile è molto più diffusa come Ravenna (34,6%) e Ferrara (31,9%), dunque con valori che risultano pressoché uguali alla media nazionale, dove quasi un giovane su tre è disoccupato (32,5%).
Tutte le variazioni tendenziali citate si riferiscono, per ogni indicatore, al confronto tra la media annuale del periodo "ottobre 2017/settembre 2018" e quella del periodo "ottobre 2016/settembre 2017", quelle congiunturali invece confrontano la media annuale "ottobre 2017 - settembre 2018" con la media annuale "luglio 2017 - giugno 2018".

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