Forze di lavoro 2022: salgono gli occupati

I dati Istat confermano il trend positivo del mercato del lavoro in provincia di Modena

I dati Istat rilevano nell'anno 2022 un forte incremento delle forze di lavoro in provincia di Modena, in questo modo si registra sia una buona crescita degli occupati, sia delle persone in cerca di occupazione, visto il maggior numero di individui che provano ad immettersi nel mercato del lavoro.

Nella media del 2022 sono 326 mila gli occupati in provincia, 14mila in più rispetto al 2021, pari ad un aumento tendenziale del +4,5%. Tale risultato è migliore sia del dato regionale (+1,2%), sia di quello nazionale (+2,4%). Il confronto con il 2019, anno ancor privo degli effetti della pandemia, è anch'esso positivo, con una crescita di 6.000 occupati pari al +1,9%.

L'aumento degli occupati modenesi avviene soprattutto tra i lavoratori indipendenti con un risultato estremamente positivo (+19,4%), mentre i lavoratori dipendenti, che rappresentano la maggioranza, aumentano solamente dell'1,3%. Contrariamente all'anno precedente, nel 2022 sono le donne che aumentano maggiormente le fila degli occupati (+9,0%), mentre gli uomini crescono dell'1,3%.

Dopo due anni di calo, tornano a crescere le forze di lavoro, cioè le persone che cercano di entrare attivamente nel mondo del lavoro. Grazie ad un incremento di 17.000 persone, pari al +5,2%, si è raggiunto il livello precedente la pandemia. Tuttavia il mondo del lavoro non è riuscito ad assorbire del tutto l'offerta di personale, così, nonostante il sensibile allargamento della platea degli occupati, sale anche il numero delle persone in cerca di occupazione (+21,4%), portando il tasso di disoccupazione dal 4,4% al 5,1%.

Grazie all'aumento delle forze di lavoro, diminuiscono gli inattivi (-6,4%) e il corrispondente tasso di inattività passa così dal 29,1% al 25,2%.

I settori economici hanno andamenti molto differenti nella dinamica degli occupati: le costruzioni proseguono il trend estremamente positivo dell'anno precedente (+29,4%), anche il commercio risulta molto positivo (+15,9%), ma recupera le perdite subite nel 2021. L'industria cresce più moderatamente (+3,4%), così come gli altri servizi (+1,6%). L'unico settore con andamento fortemente negativo risulta l'agricoltura, che perde il 37,5% degli occupati.

A causa di questi andamenti così differenti cambia la composizione percentuale degli addetti per i singoli settori: il commercio guadagna posizioni dall'11,2% del totale al 15,6%, anche le costruzioni accrescono la propria quota di addetti (6,7%), mentre gli "altri servizi" si riducono (39,1%).

L'industria rimane pressoché stabile (37,0%) confermando la provincia di Modena come una delle più industrializzate, infatti l'Emilia-Romagna raggiunge solamente il 27,1% degli occupati in manifattura, e nel totale Italia gli addetti manifatturieri si fermano al 20,2%. L'agricoltura vede ridotta ulteriormente la propria quota rappresentando solamente l'1,5% degli addetti totali.

Un dato molto positivo è rappresentato dalla disoccupazione giovanile (15-24 anni): risulta in netta discesa sia in provincia di Modena (16,3%), ma anche in Emilia-Romagna (17,3%) e nel totale Italia (23,7%).

Tutte le variazioni tendenziali citate si riferiscono, per ogni indicatore, al confronto tra la media annuale del periodo "gennaio 2022/dicembre 2022" e quella del periodo "gennaio 2021/dicembre 2021".

Azioni sul documento

pubblicato il 27/03/2023 ultima modifica 27/03/2023