Effetto Covid-19 sull'economia: il quadro in Emilia-Romagna
Come si presenta lo scenario economico travolto dal Coronavirus? Secondo le previsioni elaborate dal Centro studi di Unioncamere Emilia-Romagna, nel mese di maggio 2020 sarà del 10 per cento la flessione del fatturato delle imprese della regione.
È una stima che non tiene conto delle misure a sostegno dell'economia predisposte a livello regionale, nazionale ed europeo, va dunque interpretata come l'effetto del Covid-19 sull'economia in assenza di interventi correttivi.
La disaggregazione settoriale certifica numericamente il differente impatto della pandemia sulle attività economiche: in forte flessione, superiore al 40 per cento, i comparti maggiormente legati all'industria turistica; cali compresi tra il 10 e il 20 per cento invece per alcune attività connesse alla cura delle persone e del commercio.
Manifatturiero e costruzioni presentano diminuzioni nell'ordine del 10-15 per cento, tengono e in alcuni casi crescono i settori appartenenti alla filiera sanitaria - anche nella sua componente manifatturiera - e dell'agroalimentare.
In termini assoluti le imprese emiliano-romagnole registreranno nel complesso un calo del fatturato di oltre 37 miliardi.
Il 35 per cento delle aziende dell'Emilia-Romagna nel 2020 dovrà fare ricorso a liquidità aggiuntiva per sostenere i costi, il fabbisogno di liquidità occorrente a queste imprese ammonterà a quasi 5 miliardi, il 6 per cento del fatturato. Nel settore dell'alloggio e della ristorazione la quasi totalità delle imprese necessiterà di liquidità aggiuntiva.
Il comparto che pagherà il prezzo più alto è il Turismo, che nel 2019 in Emilia-Romagna valeva circa il 12,5 per cento del valore aggiunto complessivo regionale.
Questa crisi, nell'immediato, intacca la liquidità, i livelli occupazionali e finisce per approfondire gli effetti del "digital divide".
"Ben consapevoli della situazione e del proprio ruolo - afferma il presidente Alberto Zambianchi - le Camere di Commercio dell'Emilia-Romagna hanno intensificato il supporto alle imprese, anche con modalità organizzative diverse, grazie alla digitalizzazione dei processi e il potenziamento dei servizi "da remoto" e lo smart working. Sono stati attivati servizi di help desk alle imprese in materia di export e internazionalizzazione e sulle normative "antivirus" nazionali e locali, sia prescrittive che incentivanti. Per fronteggiare questa crisi - conclude Zambianchi - le Camere dell'Emilia-Romagna a oggi hanno promosso iniziative a sostegno della ripartenza delle imprese per oltre 25 milioni, quasi tutti erogati a fondo perduto".
Di questi quasi 7 milioni per dare liquidità immediata alle micro, piccole e medie imprese, abbattendo i costi di accesso al credito, in un intervento congiunto con la Regione; circa 7 milioni per voucher e contributi alle MPMI a sostegno della digitalizzazione, per far ripartire l'export, per la promozione e il riavvio del turismo. Inoltre, contributi a fondo perduto per la ripartenza in sicurezza nelle imprese, garantendo la sanificazione e la sicurezza dei luoghi di lavoro e contributi per aumentare le garanzie delle imprese per l'ottenimento di credito.