Dichiarazioni dei redditi: i modenesi più ricchi della media italiana
La banca dati Pablo, realizzata da Unioncamere Emilia-Romagna fornisce anche, tra le altre cose, l'elaborazione dei dati derivanti dalle dichiarazioni dei redditi del 2015 (presentate nell'anno 2016). Da questi risultati emerge che la provincia di Modena ha un reddito medio per contribuente pari a 23.248 euro, maggiore del 2,5% del dato regionale (22.676 euro) e dell'11,8% di quello nazionale (20.798 euro). Di conseguenza anche le imposte pagate in media da ciascun contribuente modenese sono maggiori: 5.393 euro, il 7,3% in più della media italiana e il 2,8% in più della media regionale.
Confrontando le dichiarazioni del 2008 e quelle del 2015 emerge che i redditi totali dichiarati sono in calo del 2,6% in provincia di Modena e ancor più a livello nazionale (-2,9%), mentre in Emilia-Romagna la diminuzione è più contenuta (-2,2%). Tuttavia pare che, parallelamente al calo del reddito totale, sia calato anche il numero di contribuenti, probabilmente a causa delle numerose persone che hanno perso il lavoro; infatti il reddito medio per contribuente è addirittura aumentato in provincia di Modena (+0,7%) e in Emilia Romagna (+0,5%), mentre è in leggero calo in Italia (-0,5%).
Uno sguardo alla distribuzione dei contribuenti tra le diverse fasce di reddito, mostra una sostanziale differenza fra Modena e l'Emilia-Romagna da una parte e il totale Italia dall'altra: infatti nel totale Italia vi è una maggiore concentrazione di dichiarazioni nella fascia più bassa di reddito che va 0 a 10.000 euro (30,3%), mentre in provincia di Modena tale valore si ferma al 22,1%.
Inoltre a Modena ed in Emilia-Romagna sono maggiori le concentrazioni nelle fasce di reddito intermedie, che vanno da 10.000 a 26.000 euro e da 26.000 a 55.000 euro, con percentuali rispettivamente pari al 34,6% e 24,5% per la provincia di Modena, mentre in Italia tali valori scendono al 30,1% e al 21,0%.
Nelle altre fasce di reddito le concentrazioni sono piuttosto simili, con una lieve prevalenza di Modena ed Emilia-Romagna nelle fasce più alte.
Tale distribuzione si riflette sul coefficiente di concentrazione di Gini, l'indice che misura la concentrazione delle diverse grandezze, in questo caso utilizzato per i redditi. Un coefficiente pari a 1 mostra la massima concentrazione, dove tutto il reddito è posseduto da una sola persona, mentre un coefficiente pari a 0 rivela che il reddito è distribuito in parti perfettamente uguali.
Nel Nord Europa, dove la ricchezza è distribuita in modo più uniforme, vi sono valori che vanno da 0,250 a 0,350, mentre negli Stati Uniti vi è una distribuzione meno equa (> 0,400) e nei paesi del terzo mondo le disparità sono ancora più evidenti, con indici al di sopra di 0,500.
La provincia di Modena presenta una distribuzione abbastanza equa dei redditi, con un coefficiente pari a 0,397, in Emilia-Romagna sono leggermente più concentrati (0,400), mentre nel totale Italia vi è più disparità (0,429).
Esaminando le diverse fonti di reddito, si scopre che a Modena il reddito medio più cospicuo è dato dal lavoro autonomo, con 45.973 euro, seguito dalle imprese con contabilità ordinaria (39.118 euro) e dai lavoratori dipendenti (23.069 euro). Minima è la rendita da fabbricati (1.416 euro).
Il confronto della provenienza dei redditi con l'Emilia-Romagna ed il totale Italia mostra che gli unici importi simili sono i redditi da pensione. I redditi da fabbricati sono più bassi in provincia rispetto alla regione e al totale Italia, mentre in tutti gli altri casi i redditi provinciali sono sensibilmente più alti, con un massimo per i lavoratori autonomi che guadagnano il 20% in più a Modena rispetto alla media nazionale, seguiti dalle imprese con contabilità semplificata (17,1% in più) e dai lavoratori dipendenti (11,6% in più).