Oltre 5 mila nuovi occupati a marzo 2022

Migliorano le previsioni sugli ingressi nel mondo del lavoro rispetto a febbraio, ancora elevate le richieste di conduttori di mezzi di trasporto e medici

Il Sistema Informativo Excelsior, promosso da Unioncamere in collaborazione con l'Agenzia Nazionale per le Politiche Attive del Lavoro e le Camere di Commercio italiane, ha pubblicato il bollettino previsionale relativo al mese di marzo 2022, analizzando le entrate programmate dalle imprese.

Continua la crescita delle previsioni di assunzione in territorio modenese: nel mese di marzo le imprese prospettano 5.320 ingressi, con un aumento congiunturale del +5,8%; mentre il confronto con lo stesso mese dell'anno precedente evidenzia una crescita del +26,1%.

Il dato congiunturale in Emilia-Romagna registra un incremento del +13,1% con previsioni di assunzione che raggiungono le 33.700 unità, lo stesso andamento si presenta a livello nazionale dove si prevedono 359.000 nuove entrate nel mondo del lavoro (+12,9%).

Le previsioni per il trimestre marzo-maggio 2022 a Modena mostrano netti segnali di ripresa dopo la forte contrazione dovuta alla pandemia: infatti, rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, si registra una performance di crescita pari a +24,9%, raggiungendo così i 16.040 ingressi in provincia.

La tipologia occupazionale continua a mantenere pressoché la suddivisione che aveva nel mese precedente: in particolare i contratti a tempo indeterminato, con un leggero calo, mantengono una quota pari ad un quinto delle entrate totali; la stessa dinamica si ha pure per i contratti a tempo determinato che si attestano al 41% del totale; quelli di somministrazione, invece, crescono fino ad un quarto del totale. In lieve calo la quota dei contratti di apprendistato e degli "altri contratti dipendenti" che rappresentano rispettivamente il 5% ed il 3% del totale; in ultimo restano invariati i "co.co.co" e gli "altri non dipendenti" che presenziano rispettivamente con quote dell'1% del 5% sul totale.

Gli ingressi per settori economici vedono al primo posto sempre l'industria che, con 2.010 unità, rappresenta oltre un terzo del totale (37,8%); in leggero calo i settori dei "servizi alle imprese" e delle costruzioni, i quali rappresentano rispettivamente il 23,3% ed il 7,2% del totale. Il settore del commercio si mostra stabile con una quota pari al 12,6% del totale. Infine anche il settore dei "servizi alle persone" e quello dei servizi di "alloggio e ristorazione" evidenziano una lieve ripresa raggiungendo rispettivamente l'8,9% ed il 10,2% delle entrate totali.

La distribuzione dei gruppi professionali non subisce una significativa variazione rispetto al mese precedente: crescono di poco le richieste delle "professioni qualificate nelle attività commerciali e nei servizi" che si attestano al 18%, stabile la domanda di professioni non qualificate (13%), di professioni intellettuali (6%) e la richiesta di impiegati (9% del totale). Aumentano invece di due punti percentuali le professioni tecniche fino a raggiungere il 15% del totale; al contrario si riducono di qualche punto percentuale il gruppo degli operai specializzati e quello dei conduttori di impianti e macchinari, i quali rappresentano rispettivamente il 20% ed il 19% delle richieste totali.

La figura più ricercata è quella del lavoratore senza alcun titolo di studio (34%), seguita da quella in possesso di diploma di scuola media superiore (pari ad un quarto del totale); subito dopo troviamo, con una quota pari al 24%, la richiesta di figure con qualifica o diploma professionale. La ricerca di laureati rimane ancora la quota più bassa (17%).

Nel 32,9% dei casi sono preferiti i giovani fino a 29 anni, l'esperienza è gradita per il 64,9% delle entrate e persiste una difficoltà di reperimento particolarmente alta, ovvero pari al 46,6%. Se si procede con un'analisi sui gruppi professionali le figure di più difficile reperimento sono i medici ed altri specialisti della salute per ben un 86,7%, successivamente troviamo i conduttori dei mezzi di trasporto (78,8%) che hanno registrato un vero e proprio boom da alcuni mesi; a seguire si cercano gli "specialisti in scienze informatiche, fisiche e chimiche" (76,2%), e con una difficoltà pari quasi al 70% ci sono gli "operai specializzati nell'edilizia e nella manutenzione degli edifici". Da segnalare in ultimo una considerevole richiesta per gli "operatori della cura estetica" che nell'ultima indagine ha superato il 60%.

Un'analisi sulle aree funzionali di inserimento in azienda rileva infine che la maggior parte (40%) delle figure professionali dovrà essere inserita nell'area "produzione beni ed erogazione servizi", mentre gli impieghi richiesti nelle aree tecniche e progettuali sono stabili con una previsione pari al 17% del totale; in leggero aumento le figure che si dovranno occupare dell'"area commerciale e vendita", le quali rappresentano il 17% del totale. La "logistica", in crescita da alcuni mesi, si stabilizza con una percentuale del 15%, mentre solo l'8% (seppur in crescita) sarà adibito all'area amministrativa ed il restante 3% ricoprirà ruoli di direzione e affari generali.

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pubblicato il 15/03/2022 ultima modifica 15/03/2022