Excelsior prevede assunzioni in calo a dicembre 2022

I giovani fino a 29 anni sono preferiti nel 35,4% dei casi, l'esperienza è gradita per il 61,0% delle entrate e si ha una difficoltà di reperimento pari al 47,6%

Il Centro Studi e Statistica della Camera di Commercio ha elaborato i dati sulle assunzioni previste dalle imprese a dicembre 2022, divulgati dal Sistema Informativo Excelsior, curato da Unioncamere in collaborazione con l'Agenzia Nazionale per le Politiche Attive del Lavoro e le Camere di Commercio italiane.

Anche per il mese di dicembre le previsioni di nuove assunzioni sono in flessione, esse si attestano a 4.500 unità, il 23,1% in meno rispetto al mese precedente; risultato che viene mediato dal confronto fatto con lo stesso mese dell'anno precedente (+14,2%).

La contrazione su base nazionale rispetto al mese precedente risulta meno marcata: si prevedono infatti 329.000 nuove entrate nel mondo del lavoro con un calo del 13,9%; a livello regionale la contrazione risulta invece più negativa del dato provinciale (-27,6%), con previsioni di assunzione che si fermano a 25.200 unità.

Il trimestre dicembre 2022 - febbraio 2023 presenta una situazione stabile per la provincia di Modena; le nuove assunzioni previste dalle imprese si attestano a 19.300; purtroppo però se consideriamo lo stesso trimestre dell'anno precedente le assunzioni risultano in calo del -3,1%.

Se si confronta il mese di dicembre 2022 con il precedente non si rilevano marcate variazioni nell'ambito contrattuale: i contratti a tempo determinato si riducono leggermente fino ad un 41% del totale, mentre i contratti a tempo indeterminato salgono al 23% delle entrate totali.

Rimangono invariate le altre tipologie contrattuali: i contratti di somministrazione si attestano al 22% del totale, gli "altri contratti non dipendenti" si fermano al 3%, gli "altri contratti dipendenti" stabili al 4% ed i contratti di apprendistato al 6%.

Anche la suddivisione delle richieste per gruppi professionali mostra continuità con il mese precedente: le professioni intellettuali sono richieste, come il mese scorso, per un 6%, mentre la ricerca di impiegati (8%) e quella delle professioni tecniche (13%) sono in crescita di un punto percentuale; i "professionisti qualificati nelle attività commerciali e nei servizi" (22% del totale) e gli operai specializzati (18%) perdono invece un punto percentuale. In ultimo rimangono invariate le richieste di conduttori di impianti e macchinari (19% del totale) e di professioni non qualificate (14% del totale).

I settori occupazionali nel mese di dicembre registrano una grossa analogia con il mese precedente: l'industria, sempre al primo posto, aumenta le sue previsioni che si attestano al 36,0% del totale, mentre le costruzioni riducono la richiesta di nuove assunzioni (6,9%); il settore del commercio, che rappresenta il 15,1%, quello dei "servizi alle imprese" pari ad un quinto del totale e quello dei servizi di "alloggio e ristorazione" (11,3%) rimangono pressoché invariati, come anche quello dei servizi alle persone, i cui fabbisogni si attestano al 10,2% del totale.

Le entrate previste per livello di istruzione nel mese di dicembre indicano una stazionarietà per i lavoratori in possesso del diploma di scuola secondaria di II grado (27%) ed una lieve flessione invece la ricerca di lavoratori senza alcun titolo di studio (34%); infine abbastanza stabili le richieste di figure con qualifica o diploma professionale (24% del totale) e di laureati (14%).

I giovani fino a 29 anni sono preferiti nel 35,4% dei casi, l'esperienza è gradita per il 61,0% delle entrate e si ha una difficoltà di reperimento pari al 47,6%.

Se si procede con un'analisi sui gruppi professionali le figure di più difficile reperimento sono ancora i "farmacisti e biologi" per un 80,8%, a seguire i "progettisti, ingegneri e professioni assimilate" (76,8%); da annotare l'incremento di richiesta per gli "operatori della cura estetica" per un 75,0%, seguiti dagli "operai nelle attività metalmeccaniche" (70,2%). Da evidenziare il boom di richieste relativo agli "operai specializzati e conduttori di impianti nelle industrie tessili e abbigliamento" (63,6%) al pari degli "specialisti in scienze informatiche, fisiche e chimiche"; in ultimo ancora forte la richiesta dei "conduttori dei mezzi di trasporto" (69,3%).

Quanto alle aree funzionali di inserimento in azienda si rileva infine che la maggior parte delle figure professionali (45%), verrà inserita nell'area "produzione beni ed erogazione servizi", anche gli impieghi richiesti nelle aree tecniche e progettuali rimangono praticamente invariati con una consistenza del 16%. Stabili anche le figure che si dovranno occupare dell'"area commerciale e vendita" e della "logistica", le quali rappresentano entrambe il 15% del totale; mentre l'area amministrativa con un 5% del totale registra una lieve crescita.

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pubblicato il 09/12/2022 ultima modifica 09/12/2022