Excelsior, a maggio riprendono le assunzioni in provincia di Modena

Le riaperture favoriscono le assunzioni anche nei pubblici esercizi, molto bene le costruzioni

Unioncamere ha divulgato i risultati relativi al mese di maggio 2021 del "Sistema Informativo Excelsior", l'indagine sulle previsioni di assunzione delle imprese promossa in collaborazione con l'Agenzia Nazionale per le Politiche Attive del Lavoro e le Camere di Commercio italiane.

Anche i risultati di maggio 2020 non sono significativi poiché rilevati nel corso del primo lockdown, pertanto è preferibile confrontare i dati attuali con quelli relativi a maggio 2019, per vedere l'andamento attuale rispetto ad un periodo in cui il trend era piuttosto stabile.

Grazie all'ulteriore diminuzione dei contagi e alle progressive riaperture, in maggio si conferma e viene superata la ripresa dell'occupazione rilevata nel mese di aprile, infatti le imprese modenesi prevedono 5.980 nuovi ingressi con un incremento di 1.200 assunzioni pari ad una percentuale del +26% rispetto ad aprile 2021. Tuttavia rispetto a maggio 2019 l'andamento è ancora negativo, anche se in miglioramento, con una diminuzione tendenziale del -5%.

A livello regionale le prospettive sono leggermente peggiori, infatti il calo rispetto al 2019 risulta pari al -9% fermandosi ad una previsione di 36.400 entrate, risultato uguale al totale Italia, dove gli ingressi previsti sono 390.000 con una diminuzione anche in questo caso del -9%.

Ritornando ai dati provinciali, anche il totale trimestrale (maggio-luglio) risulta positivo, infatti con 17.720 assunzioni indicate, segna un incremento congiunturale del 25%, ma la variazione rispetto allo stesso trimestre del 2019 rimane negativa (–9%).

Le tipologie contrattuali utilizzate per le nuove assunzioni vedono diminuire la quota dei contratti a tempo determinato (39% del totale) e a tempo indeterminato (25%) a favore della somministrazione (22%), in ripresa anche l'apprendistato (7%), mentre rimangono pressoché stabili i co.co.co. e gli altri contratti non dipendenti (4% del totale).

Anche se ancora in diminuzione rispetto a maggio 2019 (-5%), il turismo risulta il settore in cui la ripresa si fa più marcata, infatti, riaprendo dopo tanto tempo, si prevedono 850 assunzioni, ben 620 ingressi in più rispetto al mese di aprile, con una quota che arriva al 14% del totale provinciale. In deciso aumento anche le costruzioni, che con 570 nuove assunzioni segnano un incremento tendenziale del 24% arrivando al 9% del totale, molto bene anche per i servizi alle persone che salgono del 15%. I servizi alle imprese registrano un incremento più contenuto (+2%), mentre risultano negativi l'industria (-12%), che tuttavia continua a rappresentare il settore con più ingressi (35% del totale), e ancor di più il commercio (-25%), la cui quota scende al 9%.

In maggio le imprese ricominciano a richiedere profili professionali meno specializzati, infatti scende del 12% la domanda di high skills. Le professioni più richieste sono gli operai specializzati, che vedono salire la loro quota al 24%, seguiti dalle professioni qualificate nel commercio e nei servizi che passano dal 13% al 21%, probabilmente grazie alla riapertura dei pubblici esercizi, buona anche la quota dei conduttori di impianti e macchinari (17%), mentre si riduce la proporzione dei tecnici con elevata specializzazione (13%), degli impiegati (9%) e delle professioni intellettuali (4%).

Come conseguenza, si ridimensiona il ruolo dei laureati e ITS che si fermano al 16% del totale, così come i diplomati (28%), mentre sale in proporzione la qualifica professionale, ricercata nel 27% delle assunzioni. Infine a quasi un terzo dei nuovi assunti non viene richiesto nessun titolo di studio in particolare.

La richiesta di figure professionali meno specializzate fa risalire anche l'ingresso di giovani fino a 29 anni, assunti nel 32% dei casi, tuttavia una precedente esperienza lavorativa è comunque preferita nel 65% delle assunzioni, infine quasi un terzo dei nuovi ingressi è di difficile reperimento (39%).

Le figure professionali più difficili da reperire risultano i medici e gli specialisti della salute (72%), gli operai specializzati nell'edilizia (71%), gli specialisti in scienze informatiche, chimiche e fisiche (66%), infine per rilanciare la propria attività le imprese si avvalgono di tecnici specializzati nelle vendite e nel marketing (61%).

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pubblicato il 07/05/2021 ultima modifica 07/05/2021