Excelsior 2023: caratteristiche richieste dalle imprese

Le imprese richiedono personale sempre più formato, inoltre per ottenere un impiego è fondamentale una certa flessibilità

Il report annuale di Unioncamere nazionale sull'indagine Excelsior - Sistema Informativo per l'Occupazione e la Formazione, non fornisce solamente informazioni sulle quantità di nuovi ingressi di lavoratori nel 2023, ma individua diverse informazioni sui nuovi assunti che possono essere utili anche a chi è alla ricerca di un'occupazione.

Di seguito una analisi del Centro Studi e statistica della Camera di Commercio sui dati relativi alla provincia di Modena.

L'incrocio tra i titoli di studio richiesti e le professioni che svolgeranno le persone richieste mostra come i titoli di studio più elevati offrano la possibilità di ottenere posti di lavoro di maggior responsabilità e prestigio: la maggior parte dei laureati andrà a ricoprire ruoli dirigenziali (89,1%) o "professioni intellettuali e scientifiche" (88,1%); i diplomati svolgeranno per lo più professioni impiegatizie (66,7%), la qualifica professionale trova sbocco soprattutto tra i "conduttori di impianti e macchinari" (59,2%) e gli "operai specializzati" (53,4%), infine chi non ha alcun titolo di studio potrà aspirare a professioni non qualificate, come facchinaggio e servizi di pulizie (44,7%).

Nel 61,3% dei casi viene richiesta al candidato una precedente esperienza lavorativa, la maggior parte nel settore dell'azienda, in alcuni casi anche nella professione in cui verrà assunto. Tuttavia tale percentuale varia molto a seconda del titolo di studio: diventa massima per i laureati (85,9%) per poi scendere con la diminuzione del titolo richiesto, fino al 49,7% delle richieste per chi non possiede alcun titolo di studio.

La necessità per le imprese di assumere personale abbastanza formato e con esperienza lavorativa porta ad un'età media abbastanza alta: quasi un terzo delle assunzioni ricade nella fascia di età dai 30 ai 44 anni, tuttavia l'età è irrilevante per più di un quarto dei nuovi ingressi (26,1%) e i giovani tra i 25 e i 29 anni sono preferiti nel 21,3% dei casi. Le età estreme sono poco segnalate: solamente l'11,5% preferisce i giovani fino a 24 anni e l'8,4% le persone con più di 45 anni.

Quasi la metà delle imprese ritiene adatti all'assunzione sia un uomo che una donna, tuttavia coloro che individuano una preferenza indicano il genere maschile nel 36,8% dei casi e quello femminile nel 16,2%. Vi sono anche profonde differenze a seconda dei settori intervistati: nell'industria la predilezione per il genere maschile sale al 55,0%, con una punta del 74,1% nell'edilizia, mentre le donne sono favorite solamente nell'industria del tessile abbigliamento (49,9%). Nei servizi le differenze si attenuano, con gli uomini scelti nel 23,6% dei casi e le donne nel 19,2% delle preferenze. Unico servizio in cui tale divario appare nuovamente è il "trasporto, logistica e facchinaggio", con gli uomini favoriti nel 45,6% e le donne solamente per il 5,9%.

Tra le caratteristiche personali, la più richiesta risulta la "flessibilità e adattamento" (95,9%), con percentuali massime per tutte le figure professionali e in tutti i settori; infatti, in un'economia che cambia continuamente con mercati sempre più competitivi, le imprese devono adattare la propria manodopera alle esigenze di mercato. Molto ricercata è inoltre la "capacità di lavorare in gruppo e collaborare con i colleghi" (86,7%), che diviene massima per le professioni tecniche (97,1%) e minima per i conduttori di macchinari e impianti (76,8%).

Nonostante sia importante la collaborazione, occorre anche sapere lavorare in autonomia (83,3%) e risolvere i problemi (81,7%), soprattutto per chi aspira ad una professione intellettuale o scientifica e tecnica.

Rimane elevata la richiesta dell'attitudine al risparmio energetico (77,1%), molto aumentata l'anno scorso a seguito del rincaro dei prodotti energetici; seguono le competenze digitali (62,9%), la conoscenza dei linguaggi matematici e informatici (51,0%), il saper comunicare in lingue straniere (37,5%) e la conoscenza della tecnologia 4.0 per l'innovazione dei processi (36,2%).

La richiesta di tutte queste attitudini personali risulta maggiore al crescere delle responsabilità di ciascuna professione, così da diventare massima per i "dirigenti e le professioni intellettuali e scientifiche" e minima per le professioni non qualificate.

Vi sono tre canali principali che le aziende utilizzano per cercare nuovi dipendenti: la conoscenza personale del candidato (37,2%), la segnalazione di amici e parenti (34,9%) e i curricula spediti dagli aspiranti neoassunti (34,6%). Con molta distanza seguono le agenzie interinali (16,1%), gli annunci su internet (12,6%) e i centri per l'impiego (10,5%). Tuttavia tali modalità cambiano molto a seconda della grandezza delle imprese, con le più piccole che prediligono persone presentate da conoscenti e parenti, mentre le maggiori si affidano prevalentemente ai curricula ricevuti e alle agenzie interinali.

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pubblicato il 22/12/2023 ultima modifica 22/12/2023