Assunzioni: previsto calo tendenziale a maggio 2022

In aumento i contratti a tempo determinato; restano numerose le richieste di farmacisti, biologi e conduttori di mezzi di trasporto

Unioncamere, in collaborazione con l'Agenzia Nazionale per le Politiche Attive del Lavoro, ha divulgato i risultati relativi al mese di maggio 2022 dell'indagine Excelsior, Sistema Informativo per la Formazione e l'Occupazione.

Sono in leggero aumento le previsioni di assunzione delle imprese modenesi nel mese di maggio: con 4.780 ingressi nel mondo del lavoro sono in crescita del 3,5% rispetto ad aprile. Rimane tuttavia negativo il confronto tendenziale, con una diminuzione del 20,1% rispetto a maggio 2021.

A livello regionale invece la variazione annuale appare positiva, in crescita dell'1,4% grazie all'assunzione di 36.900 unità; anche i risultati nazionali sono positivi, si arriva a 444.000 ingressi con un incremento tendenziale del 13,8%.

La previsione provinciale per l'intero trimestre maggio-luglio non risulta positiva, è in calo sia il confronto con il trimestre precedente (-7,7%), sia quello annuale (-12,4%).

Riguardo ai contratti utilizzati per le assunzioni, si rileva un incremento della quota relativa ai contratti a tempo determinato, che raggiungono quasi la metà degli ingressi totali (44,8%) a discapito di quelli a tempo indeterminato che perdono terreno e non raggiungono nemmeno un quinto del totale (18,4%). Numerosi anche i contratti di somministrazione (21,2%), mentre risultano meno utilizzati i contratti di apprendistato (6,6%) e gli "altri dipendenti" (3,7%). Infine rimangono in minoranza i "co.co.co" e gli "altri contratti non dipendenti" che insieme totalizzano il 5,4%.

La distribuzione degli ingressi per settore economico vede una diminuzione della quota relativa all'industria manifatturiera, che, pur rimanendo il primo settore per assunzioni, scende al 29,9% del totale; per converso raddoppia la quota dei servizi di "alloggio e ristorazione": finalmente possono operare senza i vincoli imposti dalla pandemia e raggiungono il 16,0% delle assunzioni totali. Anche i "servizi alle persone" aumentano di importanza (11,4%), mentre rimane stabile il commercio (13,4%). Perdono leggermente quota le costruzioni (5,5%) e i "servizi alle imprese" (23,8%).

Le assunzioni per gruppi professionali seguono la tendenza dei settori economici: in linea con la ripresa del turismo, crescono quindi gli ingressi di persone qualificate nelle attività commerciali e servizi raggiungendo un quarto delle entrate totali (25,1%); di concerto con la frenata dell'industria scendono le quote sia dei "conduttori di impianti e macchinari" (17,6%), sia degli operai specializzati (15,3%), ma anche delle professioni tecniche (13,2%). Gli impiegati rappresentano il 7,8% delle nuove assunzioni e le professioni intellettuali il 5,9%. Infine aumenta leggermente la richiesta di professioni non qualificate, che raggiungono il 15,2% del totale.

Le richieste per titolo di studio mostrano il diploma sempre al primo posto (28,0%) anche se la sua quota risulta in calo; seguono la qualifica professionale (22,0%) e la laurea (15,0%), tuttavia per la maggioranza delle richieste il titolo di studio non riveste alcuna importanza (35,0%).

Riguardo le caratteristiche personali, i giovani fino a 29 anni sono favoriti nel 33,8% dei casi, per la maggioranza delle entrate viene richiesta una certa esperienza (64,0%) e la difficoltà di reperimento sale al 41,6%. In particolare le figure professionali che si trovano con maggiore difficoltà sono i dirigenti (87,0%) e gli specialisti in informatica e chimica (79,6%); seguono a distanza i conduttori di mezzi di trasporto (63,2%), gli operai metalmeccanici specializzati (62,3%) e gli operai specializzati nell'edilizia (61,6%).

All'interno dell'azienda la maggior parte dei nuovi assunti sarà inserita nell'area "produzione di beni ed erogazione di servizi" (44,0%).

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pubblicato il 10/05/2022 ultima modifica 10/05/2022