5 mila nuovi ingressi nel mondo del lavoro a febbraio 2022

In significativa crescita i contratti a tempo determinato. Difficoltà di reperimento nel 45,6% dei casi: autisti e operai edili tra le figure più ricercate

Il Centro Studi e Statistica della Camera di Commercio ha elaborato i dati sulle assunzioni previste dalle imprese a febbraio 2022, divulgati dal Sistema Informativo Excelsior, curato da Unioncamere in collaborazione con l'Agenzia Nazionale per le Politiche Attive del Lavoro e le Camere di Commercio italiane.

Le previsioni di assunzione per le imprese modenesi sono più rosee rispetto a febbraio 2020 (+8,9%) ma rispetto al mese di gennaio si ridimensionano fortemente (-33%), fermandosi alla quota di 5.030 ingressi nel mondo del lavoro. Il confronto è stato attuato con febbraio 2020, ultimo mese prima della pandemia, in quanto i risultati di febbraio 2021 non sono significativi poiché rilevati nel corso di forti restrizioni.

Il confronto risulta positivo in Emilia-Romagna, con previsioni di assunzione per febbraio 2022 che raggiungono le 29.800 unità (in crescita del 12% su febbraio 2020), e stabile a livello nazionale, dove il dato si conferma a 318.000 previsioni di entrate.

Le previsioni per il trimestre febbraio-aprile 2022 a Modena mostrano segnali favorevoli alle nuove assunzioni rispetto allo stesso periodo dell'anno 2020 con una performance di crescita pari a +5,3%, raggiungendo i 15.270 ingressi.

La tipologia occupazionale varia in modo consistente rispetto al mese precedente, infatti crescono significativamente i contratti a tempo determinato, i quali raggiungono il 44% del totale; stabili invece i contratti a tempo indeterminato che continuano a rappresentare il 22% del totale e subito a seguire troviamo gli interinali che registrano un leggero calo per il mese di febbraio. Rappresentati sempre con percentuali inferiori rimangono gli altri tipi di contratto, come gli apprendisti (6%) in crescita, i co.co.co (1%) in netto calo e "gli altri contratti non dipendenti" con una quota pari al 4% del totale.

Gli ingressi per settori economici vedono al primo posto sempre l'industria, che con 1.910 unità rappresenta oltre un terzo del totale (38,0%); in leggera ripresa i settori dei "servizi alle imprese" e delle costruzioni, i quali rappresentano rispettivamente il 24,8% e l'8,5% del totale. Il settore del commercio, che ormai da un lungo periodo presenta un andamento altalenante, si contrae sia in valore assoluto che percentualmente sul totale (12,0%). Infine anche il settore dei "servizi alle persone" e quello dei servizi di "alloggio e ristorazione" registrano una diminuzione raggiungendo rispettivamente l'8,0% e l'8,7% delle entrate totali.

La distribuzione dei gruppi professionali non subisce una significativa variazione rispetto al mese precedente: rimangono infatti stabili le richieste delle "professioni qualificate nelle attività commerciali e nei servizi" (16%), come anche la domanda di professioni non qualificate (13%), e di professioni intellettuali, anche se quest'ultima ricopre solamente il 6% del totale. Calano invece di tre punti percentuali le professioni tecniche fino a raggiungere il 13% del totale e, se meno bruscamente, si riduce anche la richiesta di impiegati (9% del totale); al contrario il gruppo degli operai specializzati cresce di qualche punto percentuale insieme a quello dei conduttori di impianti e macchinari, rappresentando rispettivamente il 21% ed il 22% delle richieste totali.

La figura più ricercata è quella del lavoratore senza alcun titolo di studio (34%), la quale sorpassa quella in possesso di diploma di scuola media superiore (28%); a seguire viene richiesta la qualifica professionale (21%) ed in ultimo con una certa stabilità si ricercano laureati (15%).

Nel 28,9% dei casi sono preferiti i giovani fino a 29 anni, l'esperienza è gradita per il 68,5% delle entrate e persiste una difficoltà di reperimento pari al 45,6%. Se si procede con un'analisi sui gruppi professionali le figure di più difficile reperimento sono i conduttori dei mezzi di trasporto (76,7%) che hanno registrato un vero e proprio boom da alcuni mesi; a seguire si cercano gli "specialisti in scienze informatiche, fisiche e chimiche" (75,4%) e con una difficoltà superiore al 70% ci sono gli "operai specializzati nell'edilizia e nella manutenzione degli edifici". Gli "operai specializzati nelle industrie chimiche e della plastica" sono ricercati al pari degli "specialisti della formazione e insegnanti" con percentuali che vanno entrambe oltre il 60%.

Un'analisi sulle aree funzionali di inserimento in azienda rileva infine che la maggior parte (42%) delle figure professionali dovrà essere inserita nell'area "produzione beni ed erogazione servizi", mentre gli impieghi richiesti nelle aree tecniche e progettuali sono stabili con una previsione pari al 18% del totale; costanti anche le figure che si dovranno occupare dell'"area commerciale e vendita", che rappresentano il 15% del totale. La "logistica", in crescita da alcuni mesi, arriva ad occupare una fetta del 15%, mentre solo il 6% sarà adibito all'area amministrativa ed il restante 4% ricoprirà ruoli di direzione e affari generali.

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pubblicato il 22/02/2022 ultima modifica 22/02/2022