Rimangono stabili le imprese attive modenesi nel secondo trimestre dell'anno
Risulta positivo il saldo tra le imprese iscritte alla Camera di Commercio di Modena nel secondo trimestre del 2005 e quelle cessate non d'ufficio: le nuove iscrizioni sono infatti 1.091 e le cessazioni non d'ufficio 645, portando ad un saldo positivo di 446 imprese. Il corrispondente tasso di sviluppo è pari a 0,64%, maggiore sia del dato regionale (0,47%), che di quello nazionale (0,56%).
Questi, in sintesi, i primi risultati prodotti dal Centro Studi e Statistica della Camera di Commercio di Modena elaborando i dati forniti da Infocamere.
Il quadro appare tuttavia più complesso, infatti l'attività amministrativa di cancellazione d'ufficio delle imprese non più operanti da parte del Registro delle Imprese, conduce ad una diminuzione complessiva delle imprese registrate nel trimestre, che passano da 69.757 a fine marzo a 69.635 al 30 giugno, con un lieve calo congiunturale dello 0,2%.
Confrontando l'intero semestre con lo stesso periodo dell'anno precedente, si nota una leggera diminuzione delle nuove iscrizioni, che passano da 2.581 a 2.566 (-0,6%), mentre più sensibile è la discesa delle imprese cessate non d'ufficio (-7,8%). In totale le imprese registrate scendono dello 0,2% rispetto a giugno 2024, risultato più favorevole sia rispetto al dato regionale (-0,8%), che a quello nazionale (-0,6%).
Sono invece stabili rispetto giugno 2024 le imprese attive, cioè quelle che hanno effettivamente dichiarato l'inizio della propria attività, risultando pari a 63.163 a fine giugno 2025; l'esame della forma giuridica mostra una ridotta propensione al rischio per gli imprenditori modenesi, risultano infatti in crescita solamente le società di capitali (+2,7%), unica forma societaria con un trend positivo negli ultimi anni, mentre calano le imprese individuali (-0,6%), le società di persone (-2,9%) e, in misura maggiore, le "altre forme giuridiche" (-5,4%).
L'analisi dei macrosettori evidenzia un calo netto dell'industria manifatturiera (-2,1%), seguita dall'agricoltura (-1,3%), mentre continuano a crescere le imprese nelle costruzioni (+0,6%) e nei servizi (+0,5%).
Appaiono particolarmente in difficoltà i singoli settori dell'industria manifatturiera, con un andamento positivo solamente per la "riparazione e manutenzione" (+4,0%) e la "fabbricazione di carta e prodotti di carta (+1,4%). Tutti gli altri comparti mostrano diminuzioni di imprese attive, in particolare la "fabbricazione di mezzi di trasporto" (-8,2%), la "fabbricazione di articoli in gomma e materie plastiche" (-5,5%) e la "fabbricazione di mobili" (-4,7%). Si registrano inoltre andamenti negativi negli altri settori tipici della provincia come il "tessile abbigliamento" (-4,5%), la ceramica (-4,2%), la metalmeccanica (-1,9%) e l'industria alimentare (-1,2%).
Emerge un andamento nettamente migliore per le imprese dei servizi, dove sono in calo solamente le imprese del commercio (-1,5%) e del trasporto e magazzinaggio (-1,4%).
Tutti gli altri comparti mostrano una crescita di imprese, in particolare le "attività finanziarie e assicurative" (+6,1%), l'istruzione e le "attività artistiche e di divertimento" (entrambe +4,8%) e il "noleggio e servizi di supporto alle imprese" (+2,5%).