Pressoché stabili le imprese femminili nel primo trimestre del 2025

I settori hanno andamenti differenti: perdono imprese le industrie manifatturiere, le costruzioni e l'agricoltura, mentre sono in aumento i servizi alle imprese

Risultano pressoché stabili le imprese femminili al 31 marzo 2025, ammontano infatti a 13.651 imprese attive, pari ad una variazione congiunturale dello 0,1%, mentre il confronto annuale vede una perdita dello 0,4% pari a 48 imprese in meno rispetto a marzo 2024. Rimane stazionaria anche la quota delle imprese femminili sul totale imprese, pari al 21,6%, leggermente superiore alla media regionale (21,3%).

Questi, in sintesi, i risultati dell'elaborazione del Centro Studi e Statistica della Camera di Commercio di Modena sui dati relativi alla demografia delle imprese rilasciati da Infocamere.

I servizi alle imprese rappresentano più di un quarto delle imprese femminili totali e risultano in aumento del 2,9%, anche i servizi alle persone crescono (+2,2%), così come l'"alloggio e ristorazione" (+1,1%).

Tutti gli altri settori mostrano una perdita di imprese, in particolare le industrie manifatturiere (-4,2%), che riducono la propria quota all'11,0% del totale, l'agricoltura e le costruzioni scendono del 2,7% ed il commercio perde il 2,5% di imprese attive. Quest'ultimo settore rimane tuttavia molto rappresentato nell'universo delle imprese femminili: con 3.050 imprese rappresenta il 22,3% del totale.

Nell'industria manifatturiera le imprese femminili sono concentrate soprattutto in tre settori principali: alimentare (11,9% delle imprese manufatturiere femminili), tessile-abbigliamento (47,0%) e produzione di prodotti in metallo (10,8%). Tuttavia, tutti e tre i settori presentano diminuzioni di imprese attive, in particolare il tessile-abbigliamento scende del 6,4%, la produzione di prodotti in metallo del 5,9% e l'alimentare perde l'1,1% delle imprese attive. Tra le industrie manifatturiere solamente la "riparazione e manutenzione di macchinari" guadagna il 10,0% di imprese rispetto al primo trimestre del 2024.

L'impresa individuale è la forma giuridica prescelta dalle imprese capitanate da donne, raggiunge il 62,3% del totale e rimane pressoché stabile rispetto a marzo 2024 (-0,1%). Un quarto delle imprese opera come società di capitali, unica forma giuridica in crescita da diversi anni (+1,3%). Al contrario le società di persone da tempo perdono terreno e anche quest'anno scendono del -4,0% riducendo la loro quota all'11,6%. Andamento peggiore per le "altre forme giuridiche" che mostrano un -9,7% annuale e detengono una quota residuale sul totale pari all'1,4%. Tale calo è concentrato soprattutto nelle cooperative che segnano una perdita del -19,2%.

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pubblicato il 09/05/2025 ultima modifica 09/05/2025
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