Le imprese a conduzione straniera

Rallenta la crescita delle imprese guidate da stranieri nel quarto trimestre 2019

Il dato congiunturale delle imprese totali modenesi è risultato in calo nel quarto trimestre, mentre le imprese gestite a maggioranza da stranieri registrano un lieve incremento. Lo attestano i dati Infocamere elaborati dal Centro Studi e Statistica della Camera di Commercio. Così, a dicembre 2019 risultano 7.943 le imprese con titolari stranieri, 6 in più di quelle rilevate a settembre, pari ad un incremento congiunturale dello 0,1%.

Bologna presenta un quinto di tutte le imprese straniere in regione, Modena rimane sempre al secondo posto, con una quota pari al 16,1%, seguita a ruota da Reggio Emilia (15,8%). Il tasso di imprese straniere di Modena è pari al 12,3%, mentre la media regionale è del 14,1% e sempre in crescita, Reggio Emilia ha la proporzione maggiore di imprese straniere (16,1%) e Ferrara quella minore (9,1%).

Ritornando alle imprese modenesi, il confronto tendenziale delle imprese straniere risulta ancor più performante: salgono del 2,3% rispetto a dicembre 2018, con 176 imprese in più. Nessun settore risulta in calo, anzi alcuni registrano incrementi piuttosto consistenti, come i "servizi alle persone" (+9,0%), i "servizi alle imprese" (+3,6%). Risulta buono anche l'andamento dell'"alloggio e ristorazione" (+1,6%), dell'industria manifatturiera (+1,8%) e delle costruzioni (+1,8%).

Queste variazioni non hanno cambiato sostanzialmente la distribuzione delle imprese straniere per settori di attività, rimangono infatti concentrate nelle costruzioni con una quota doppia (30,5%) rispetto al totale modenese, nel commercio (22,0%) e nell'industria manifatturiera (17,4%), mentre risultano molto inferiori rispetto alla media provinciale nei servizi alle imprese (13,7%) e nell'agricoltura (1,4%).

Anche il trend delle forme giuridiche rimane tendenzialmente invariato evidenziando come gli imprenditori stranieri preferiscano lavorare da soli, difatti la ditta individuale è la forma giuridica prevalente (77,1%), seguono le società di capitali (14,1%) che comunque continuano a registrare un aumento notevole (+11,8%), mentre le società di persone sono impiegate in misura minore (5,9%), e risultano unica categoria in calo (-4,5%), mentre le "altre forme" conservano la loro quota pari al 2,9% del totale.