Le imprese a conduzione giovanile in provincia di Modena

Risultano in diminuzione le imprese modenesi gestite da giovani, in particolare in calo il settore edile

Il Centro Studi e Statistica della Camera di Commercio di Modena ha elaborato i dati Infocamere al 30 giugno 2018 relativi alle imprese condotte da giovani imprenditori. Nel secondo trimestre dell’anno sono in aumento le imprese giovanili attive che passano da 4.438 al 31 marzo a 4.596 al 30 giugno, con un saldo positivo di 158 imprese, pari ad un incremento congiunturale del +3,6%.

Tuttavia tale aumento non è stato sufficiente a compensare il calo fisiologico che ogni anno si verifica a causa della definizione stessa di impresa giovanile (ovvero una azienda  in cui la maggioranza dei soci ha meno di 35 anni) poiché escono dall’insieme tutte le imprese i cui soci compiono 36 anni. Nel 2018 inoltre il fenomeno risulta particolarmente marcato, pertanto il confronto delle attive al 30 giugno 2018 con quelle al 30 giugno 2017 appare negativo (-3,8%), con una perdita di 184 imprese giovanili attive.

A Modena il tasso di imprese giovanili rispetto alle imprese totali rimane nella media regionale (7,0%) tuttavia vi sono province dove tale proporzione risulta maggiore come Reggio Emilia (8,7%), mentre a Forlì-Cesena vi sono meno giovani imprenditori (6,4%). In valore assoluto Modena risulta la seconda provincia dell’Emilia-Romagna dopo Bologna per numero di imprese giovanili.

La distribuzione per settori delle imprese under 35 rimane pressoché stabile rispetto al trimestre precedente, con la maggior quota nel commercio (25,2%), seguito dai servizi alle imprese (20,7%) e dalle costruzioni (19,4%). Meno rappresentati risultano i servizi alle persone (8,4%) e l’agricoltura (5,6%).

Il confronto con giugno 2017 vede un incremento sensibile nei servizi alle persone (+7,5%), in misura inferiore nell’agricoltura (+2,8%) e nei servizi alle imprese (+1,1%), mentre calano notevolmente le costruzioni (-10,1%), l’alloggio e ristorazione (-6,8%) e il commercio (-6,1%).

All’interno dell’industria manifatturiera sono leggermente cambiate le proporzioni delle imprese giovanili tra i settori: infatti il sensibile calo delle imprese del tessile-abbigliamento (-9,5%) le ha portate ad una quota pari al 28,5% del totale manifatturiero, la fabbricazione di prodotti in metallo rimane al secondo posto con il 23,2% e la “riparazione e manutenzione” è il terzo settore con il 13,2% del totale manifatturiero.

Infine la distribuzione per forma giuridica è molto concentrata: la maggioranza dei giovani sceglie l’impresa individuale (72,7%), seguita dalle società di capitali (19,3%), mentre poco utilizzata è la forma delle società di persone (6,2%), le altre forme sono residuali (1,8%). L’andamento tendenziale ricalca quello del totale imprese modenesi, con un incremento delle società di capitali (+7,1%), mentre gli altri tipi di società sono in calo.