Imprese femminili in calo nel secondo trimestre 2023

In provincia risultano maggiormente penalizzati i settori dell'industria manifatturiera, in particolare il tessile abbigliamento, e il commercio

Sono in contrazione le imprese femminili attive in provincia di Modena nel secondo trimestre del 2023. Lo conferma l'elaborazione del Centro Studi e Statistica della Camera di Commercio di Modena sui dati Infocamere. Al 30 giugno risultano infatti 13.822 imprese guidate in maggioranza da donne imprenditrici, in calo dello 0,7% rispetto a marzo, pari a 103 unità in meno.

Il confronto con l'anno precedente risulta ancor più negativo, con una perdita di 248 imprese attive, pari ad una variazione del -1,8%. Visto il trend analogo delle imprese totali modenesi, rimane stabile la quota delle imprese femminili sulle imprese totali (21,8%), sempre superiore alla media regionale (21,4%).

Da alcuni trimestri i "servizi alle imprese" risulta il settore prediletto dalle imprenditrici, in cui opera quasi un quarto del totale (24,3%) ed è in ulteriore crescita del 2,0% rispetto a giugno 2022. Il commercio è passato invece in secondo piano (23,0% del totale) con una perdita annuale del -4,5%. Al terzo posto si trovano i servizi alle persone (14,7%), in lieve crescita rispetto all'anno scorso (+0,6%). Gli altri settori segnalano perdite di imprese, come l'agricoltura (-3,8%), con una quota che si riduce al 13,1%, le costruzioni (-2,0%) per le quali pare terminato l'effetto positivo dei bonus statali, e l'alloggio e ristorazione (-1,7%), che rimane pari al 9,0% delle imprese femminili totali.

Così come per le imprese modenesi totali, in questo trimestre si rileva una forte diminuzione delle imprese femminili attive nell'industria manifatturiera (-4,3%), che porta la loro quota all'11,6% del totale. Al loro interno sono particolarmente concentrate in tre attività principali: quasi il 50% di esse opera nel tessile abbigliamento (48,2%), che però registra da diversi anni un calo di imprese, fino al -8,4% segnato nell'ultimo trimestre. Segue a distanza l'industria alimentare e delle bevande (11,8% del totale) anch'essa in calo (-1,1%), mentre crescono le imprese gestite da donne nella fabbricazione di prodotti in metallo (+6,7%), che raggiungono così l'11,2% delle imprese manifatturiere femminili.

Per ciò che riguarda le forme giuridiche, il confronto tendenziale del secondo trimestre vede un incremento solamente per le società di capitali (+1,9%) portando la loro quota al 24,0% del totale, mentre scendono le società di persone (-3,9%), le "altre forme giuridiche (-0,9%) e le imprese individuali (-2,7%), che mantengono comunque la quota maggiore rispetto alle imprese femminili totali (61,9%).