Demografia imprenditoriale: stabili le imprese modenesi nel primo trimestre 2022

La pausa tra l'attenuarsi della pandemia e l'inizio della guerra in Ucraina ha visto favorite le attività finanziarie, l'industria del divertimento e le costruzioni

L'elaborazione del Centro Studi e Statistica della Camera di Commercio di Modena sui dati della demografia imprenditoriale mostra una sostanziale stabilità delle imprese registrate nel primo trimestre del 2022: al 31 marzo risultano 71.996, con un aumento congiunturale dello 0,1%, pari a 72 imprese in più rispetto al 31 dicembre 2021.

Il saldo tra imprese iscritte e cessate non d'ufficio risulta infatti leggermente positivo.
Le iscrizioni del primo trimestre sono 1.356, in diminuzione del 2,0% rispetto allo stesso periodo 2021, mentre le cessazioni risultano 1.282 e sono in calo del 6,3%. Il tasso annuale di sviluppo risulta così pari a +0,10%, migliore sia di quello regionale (-0,16%), che di quello nazionale (+0,02%).

Il confronto tendenziale (31 marzo 2022 rispetto al 31 marzo 2021) della consistenza delle imprese registrate a Modena risulta invariato, quello regionale è leggermente positivo (+0,3%), mentre in lieve calo il dato nazionale (-0,3%).

Continua la crescita sostenuta delle imprese registrate straniere, che in un anno guadagnano il 4,4%; più moderato l'incremento delle imprese femminili (+0,7%) e di quelle giovanili (+0,4%); da segnalare l'inversione di tendenza delle imprese artigiane, che per la prima volta dopo anni aumentano dello 0,2%, superando di nuovo le 20.000 unità.

Risulta migliore, rispetto alle imprese registrate, il trend delle imprese attive, cioè quelle che hanno dichiarato l'effettivo inizio di attività, che aumentano infatti dello 0,9% rispetto al 31 marzo 2021; tra le forme giuridiche si consolida il risultato delle società di capitali (+4,2%), le ditte individuali rimangono stabili, mentre diminuiscono sia le società di persone (-2,0%), sia le "altre forme giuridiche" (-0,9%).

Il macrosettore maggiormente favorito risulta l'edilizia che, grazie ai bonus statali, vede un aumento annuale delle imprese attive del 2,7%, buona anche la ripresa dei servizi (+1,0%), mentre calano sia l'agricoltura (-1,3%), che l'industria manifatturiera (-0,4%).

All'interno di quest'ultima emergono risultati molto positivi nei comparti fabbricazione di mezzi di trasporto (+5,7%), fabbricazione di prodotti di carta (+5,3%), industria alimentare (+3,1%) e riparazione-manutenzione (+2,5%).

Scende il numero di imprese attive nella fabbricazione di mobili (-5,7%), nella "stampa e supporti registrati" (-3,1%) e nell'industria chimica e farmaceutica (-1,9%). Segno negativo anche per alcuni settori tipici modenesi come il tessile abbigliamento (-1,7%), la ceramica (-1,5%) e la metalmeccanica (-0,8%).

Le imprese attive nei diversi comparti dei servizi hanno prevalentemente incrementi di consistenza, si registra un calo solamente per il "trasporto e magazzinaggio" (-0,3%). I trend più favorevoli si rilevano nelle "attività finanziarie e assicurative" (+4,5%), nelle "attività artistiche e di intrattenimento" (+4,3%) e nelle "attività professionali scientifiche e tecniche" (+3,5%).

Torna a crescere la consistenza delle imprese in uno dei settori maggiormente penalizzati dalla pandemia, l'alloggio e ristorazione (+1,1%), mentre pressoché stabile rimane il commercio (+0,2%).

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pubblicato il 03/05/2022 ultima modifica 03/05/2022