Demografia imprenditoriale: saldo positivo nel III trimestre 2023

Risulta però negativo l'andamento dei primi nove mesi; maggiori difficoltà per tessile abbigliamento e ceramica, mentre aumentano alcuni comparti del terziario

L'elaborazione del Centro Studi e Statistica della Camera di Commercio di Modena dei dati Infocamere sulla natimortalità del Registro Imprese mostra un trimestre incerto per il tessuto imprenditoriale modenese, che risente del rallentamento economico in atto.

Nel terzo trimestre 2023 si registrano in provincia 774 iscrizioni di nuove imprese e 582 imprese cessate non d'ufficio; il corrispondente saldo è pari a +192 imprese, con un tasso di sviluppo dello 0,27%. Questo risultato porta Modena al trentunesimo posto nella classifica delle province italiane, e il dato appare migliore sia della media regionale (+0,24%), che di quella nazionale (+0,26%).

Nel trimestre estivo tuttavia, l'efficace attività amministrativa del Registro Imprese ha cancellato d'ufficio numerose posizioni inattive da tempo, portando a una diminuzione dello 0,8% delle imprese registrate rispetto a giugno di quest'anno, pari ad una perdita di 598 imprese. Il totale delle imprese registrate diviene cosi 70.391 al 30/09/2023.

Il confronto da inizio anno mostra una diminuzione tendenziale delle nuove imprese iscritte nei primi nove mesi dell'anno (-3,9%), concomitante con un incremento di quelle cessate non d'ufficio (+8,5%); si verifica così una perdita tendenziale di imprese registrate del -2,1%, andamento peggiore sia del dato regionale che di quello nazionale (entrambi pari a -1,1%).

Le imprese attive presentano un andamento meno negativo di quelle registrate (-1,6% dal 30/9/2022 al 30/9/2023), con la maggior parte delle forme giuridiche in diminuzione: le società di persone scendono del -4,1%, le ditte individuali del -2,2% e le "altre forme giuridiche" del -1,8%. Solamente le società di capitali rimangono positive (+0,8%), ma con una crescita in forte rallentamento rispetto ai periodi precedenti.

Risulta tutta negativa l'analisi per macrosettori sempre considerando il periodo dal 30/9/2022 al 30/9/2023, con l'industria manifatturiera che mostra le maggiori difficoltà (-3,9%), seguita dall'agricoltura (-2,9%) e dai servizi (-1,1%), che fino ad ora non avevano mai subito cali. Le imprese di costruzioni registrano la diminuzione più lieve (-0,5%).

Il dettaglio dell'industria manifatturiera vede una perdita tendenziale di imprese attive in quasi tutti i settori, con in testa il tessile-abbigliamento (-7,2%), seguito dalla ceramica (-6,0%) e dalla "fabbricazione di carta e relativi prodotti" (-5,1%). Perdono imprese anche l'industria alimentare (-3,2%), il metalmeccanico (-3,5%) e la "produzione di mezzi di trasporto" (-3,1%). L'unico settore che registra un incremento di imprese attive è l'industria chimica e farmaceutica (+1,9%).

Meno negativo appare l'andamento dei servizi, con alcuni settori che vedono incrementare le imprese attive, come le "attività finanziarie e assicurative" (+3,2%), le "attività professionali, scientifiche e tecniche" (+2,6%) e la "sanità e assistenza sociale" (+1,8%).
I settori che invece perdono più imprese sono il commercio e il "trasporto e magazzinaggio" (entrambi -3,1%), seguiti dall'alloggio e ristorazione (-1,8%) e dai "servizi di informazione e comunicazione" (-1,0%).

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pubblicato il 23/10/2023 ultima modifica 23/10/2023