Crescono le imprese giovanili nel terzo trimestre
Crescono le imprese giovanili attive nel terzo trimestre del 2025: guadagnano 91 imprese rispetto a giugno, pari ad un incremento dell'1,9%, arrivando a un totale di 4.982 imprese. Anche gli addetti sono in aumento, raggiungono infatti quota 10.682, in crescita del 13,8%, che corrispondono a una media di 2,1 addetti per impresa. Questi i primi risultati dell'elaborazione del Centro Studi e Statistica della Camera di Commercio di Modena sui dati Infocamere relativi all'imprenditoria giovanile.
Il confronto annuale risulta pressoché stabile, con una lieve diminuzione dello 0,1% rispetto a settembre 2024. Nonostante ciò, aumenta la quota delle imprese giovanili sul totale, arrivando al 7,9%, superiore alla media regionale (7,4%) e seconda soltanto a Reggio Emilia (8,0%).
La distribuzione per settore di attività delle imprese attive under 35 è piuttosto differente rispetto al totale imprese modenesi, le imprese giovanili si concentrano infatti in tre settori principali: più di un quarto di esse opera nei servizi alle imprese (27,0%), in crescita del 2,0% rispetto al 2024. Il 20,2% svolge un'attività di commercio, tuttavia tale categoria è in calo del 3,2%; anche le costruzioni rappresentano un quinto delle imprese giovanili e proseguono con una discreta crescita (+2,1%). Non sono congeniali ai giovani le attività manifatturiere, che rappresentano solamente il 7,8% e sono in calo del 5,6%, mentre la quota manifatturiera delle imprese totali è pari al 13,0%; anche l'agricoltura ha una percentuale minima (5,4%), ma la diminuzione risulta minore (-0,7%). Perde imprese attive l'"alloggio e ristorazione" (-3,6%) mentre molto positivi sono i "servizi alle persone" (+4,1%), che coprono una quota pari all'11,7% del totale, superiore al complesso delle imprese modenesi.
Le imprese giovanili dell'industria manifatturiera sono molto concentrate e sono tutte in diminuzione: gran parte di esse opera nella "fabbricazione di prodotti in metallo" (26,3% del totale industria), in calo del 12,9%, segue la "riparazione e manutenzione" (21,4%) anch'essa in diminuzione (-2,4%), infine il tessile abbigliamento rappresenta il 15,1%, ma perde il 7,9% delle imprese. L'unico settore stabile è l'industria alimentare, che rappresenta il 9,1% dell'industria manifatturiera giovanile.
La forma giuridica prevalente delle imprese giovanili è concentrata nelle ditte individuali; infatti, ben tre quarti di esse appartengono a questa categoria, in crescita dell'1,8%. Sono abbastanza diffuse anche le società di capitale, tuttavia, con un quinto del totale, possiedono una quota sensibilmente inferiore rispetto a quella del totale modenese, inoltre le società di capitale giovanili mostrano un vistoso calo (-4,1%), mentre nel totale Modena aumentano costantemente. Risulta minima la quota delle società di persone (3,9%), con un evidente perdita rispetto al 2024 (-9,8%), infine le "altre forme giuridiche" sono residuali (0,5%) e presentano una diminuzione del 23,5%.
Appare significativa la quota di imprese giovanili gestite da stranieri (29,2%), pari a 1.456 aziende, l'attività che svolgono è concentrata in alcuni settori: circa il 40% di esse opera nell'edilizia, seguita a distanza dal commercio (17,2%). Seguono le attività manifatturiere (9,1%) e in egual misura le attività di "alloggio e ristorazione" e gli "altri servizi alle persone", entrambe pari all'8,9%.
