Primo trimestre congiuntura Unioncamere Emilia-Romagna

Rallenta la produzione del settore manifatturiero sia a Modena che in Emilia-Romagna, le imprese artigiane mostrano maggiori difficoltà, mentre le imprese esportatrici registrano ancora risultati positivi

Rallenta l'industria manifatturiera della provincia di Modena, con un calo di produzione del 3,8% nel primo trimestre del 2025, diminuisce inoltre l'ottimismo delle imprese. Questi i primi risultati dell'indagine congiunturale di Unioncamere Emilia-Romagna elaborati dal Centro Studi e Statistica della Camera di Commercio di Modena.

Il rallentamento dell'economia mondiale, inasprito dalle minacce di dazi da parte degli Stati Uniti, porta diverse ricadute nell'economia modenese: l'andamento della produzione rispetto al mese precedente vede il 50% delle imprese che indica stabilità e solamente il 20% di esse segnala un aumento. Per le imprese artigiane il 22% segnala un incremento di produzione, ma risulta più elevata anche la quota che registra una diminuzione (37%).

Risulta più negativo il confronto con lo stesso trimestre dell'anno precedente, la produzione scende del 3,8% nel totale industria, con il 43% delle imprese che segnala una diminuzione e solamente il 23% che dichiara un aumento. Per le imprese artigiane il trend è peggiore: la perdita di produzione è pari al -6,4% e solamente il 16% di esse indica un incremento di produzione. Risulta leggermente migliore l'andamento regionale, dove la perdita di produzione si ferma al -3,2% per il totale industria e al -3,7% per l'artigianato.

L'andamento del fatturato è simile a quello della produzione, con una perdita del 3,3% per il totale industria ed una quota del 51% che mostra una diminuzione; anche in questo caso le imprese artigiane hanno un trend peggiore (-6,3%) con il 55% di esse che dichiarano una diminuzione.
Presentano un andamento molto migliore le imprese che esportano, infatti il fatturato estero cresce del 2,5% per il totale imprese manifatturiere e quasi la metà di esse raggiunge un incremento; per le imprese artigiane la crescita è ancor più sensibile (+13,6%) anche se la quota di imprese che dichiara un aumento del fatturato risulta inferiore (38%).

Il dato relativo agli ordinativi totali, che ha anche una valenza previsiva, ha anch'esso andamento negativo per il totale imprese (-2,3%) e per le imprese artigiane scende al -5,1%. Le quote delle imprese manifatturiere totali sono pressoché equamente distribuite tra incremento, stabilità e diminuzione, mentre per quelle artigiane prevale la diminuzione (51%).

Vanno meglio gli ordinativi provenienti dai mercati esteri, in crescita dell'1,1% per il totale imprese e dello 0,9% per le imprese artigiane; al contrario delle altre variabili, gli ordinativi dall'estero mostrano la maggioranza delle imprese (40%) che indicano un aumento, sia nel totale manifatturiero che nella categoria artigiani.

Con questo portafoglio di ordini le imprese manifatturiere modenesi possono contare su undici settimane di produzione, quasi come il totale delle imprese regionali (11,6 settimane), mentre rimane più bassa l'aspettativa per le imprese artigiane modenesi che possono contare solamente su 6,1 settimane di lavoro assicurato. Risulta discreto il grado di utilizzo degli impianti che arriva al 71,2% per il totale manifatturiero, mentre si abbassa al 63,0% per le sole imprese artigiane.


Le previsioni per il trimestre successivo risentono maggiormente dei problemi causati dalle incertezze di mercato: la maggioranza delle imprese prevede stabilità di produzione (52%) con una punta del 60% per le imprese artigiane; il 30% delle imprese del totale manifatturiero è più ottimista con il 30% di esse che prevede aumento, mentre per le artigiane la proporzione scende all'11%, anche il fatturato e gli ordinativi totali rispecchiano questo trend. Le imprese artigiane sono invece più ottimiste sugli ordinativi esteri, infatti il 37% si esse ne prevede un aumento.

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pubblicato il 03/06/2025 ultima modifica 03/06/2025
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