In forte crescita le imprese guidate da stranieri a Modena

Anche nel primo trimestre 2023 non si arresta l'avanzata degli imprenditori di origine estera, concentrati nei settori edile e commercio

Nel primo trimestre dell'anno la crescita congiunturale delle imprese straniere modenesi è stata significativa e si registra una forte crescita anche su base tendenziale; lo attestano i dati Infocamere elaborati dal Centro Studi e Statistica della Camera di Commercio. A marzo 2023 diventano 8.849 le imprese con titolari stranieri, 124 in più di quelle rilevate a dicembre 2022, pari ad un incremento congiunturale dell'1,4%.

A livello regionale la provincia capofila per imprese straniere in valore assoluto è sempre Bologna, la quale presenta oltre un quinto di tutte le imprese straniere in regione, mentre Modena continua a conservare la seconda posizione con una quota pari al 16,2%, seguita da Reggio Emilia (15,4%). Il tasso di imprese straniere di Modena è coincidente con quello della media regionale (13,9%), mentre la provincia di Reggio Emilia con oltre 8.000 imprese a conduzione straniera presenta la proporzione maggiore che si attesta ormai al 17,4%; Ferrara continua invece a presentarsi come la provincia in regione con il più basso tasso di imprese straniere (10,5%).

Per le imprese modenesi il confronto tendenziale risulta ancor più performante di quello congiunturale: le imprese condotte da stranieri salgono infatti del 2,2% rispetto a marzo 2022, con 188 imprese in più. L'unico settore in calo risulta essere il manifatturiero (-1,3%), mentre gli altri registrano incrementi anche piuttosto consistenti, come l'agricoltura (+6,2%), i "servizi alle persone" (+4,8%) e le costruzioni (+4,5%). Risulta ragguardevole anche la crescita dei "servizi alle imprese" (+3,2%) e delle attività di alloggio e ristorazione (+0,9%).

Le variazioni tendenziali non hanno cambiato sostanzialmente la distribuzione delle imprese straniere per settori di attività. Esse rimangono infatti concentrate nelle costruzioni con una quota del 32,3% del totale, nel commercio dove presenziano per il 21,2% e nell'industria manifatturiera per il 16,1%; mentre risultano molto inferiori in altri settori come nei servizi alle persone (5,7%) e nell'agricoltura (1,5%). Le imprese manifatturiere a conduzione straniera rappresentano il 16,1% del totale e sono più concentrate in alcune lavorazioni: la metà di esse opera nel tessile abbigliamento (49,0%); alla produzione di prodotti in metallo si dedica il 23,9% di esse, e nella "riparazione e manutenzione" la quota è pari all'8,9%.

L'analisi sulle forme giuridiche utilizzate dagli imprenditori stranieri per costituire l'impresa evidenzia come gli stessi preferiscano lavorare da soli; infatti la ditta individuale è la forma giuridica prevalente (73,0%), da segnalare però che alcune cose stanno cambiando, infatti le società di capitali presenti per il 19,4% delle forme giuridiche continuano a registrare aumenti notevoli, in particolare nel primo trimestre 2023 hanno segnato un incremento tendenziale pari all' 11,0%.

Utilizzate in misura minore sono le società di persone (5,2%) che si confermano stabili su base congiunturale, ma in calo rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente (-2,1%), e le cooperative (2,1%), le quali rispecchiano gli andamenti delle società di persone.

Azioni sul documento

pubblicato il 04/05/2023 ultima modifica 09/06/2023