In calo le imprese a conduzione giovanile in provincia di Modena

Nel primo trimestre 2023 si riduce la consistenza nei settori alloggio e ristorazione, agricoltura, servizi alle imprese e commercio

La società Infocamere ha reso noti i dati sulla natimortalità delle imprese giovanili, che riportano l'evoluzione delle aziende contraddistinte da una maggioranza di soci che hanno meno di 36 anni. L'elaborazione del Centro Studi e Statistica della Camera di Commercio di Modena rileva che nel primo trimestre del 2023 tali imprese hanno segnato un calo rispetto alla fine dell'anno precedente: al 31 dicembre 2022 infatti risultavano 4.892 imprese attive, mentre al 31 marzo di quest'anno operano sul territorio modenese 4.497 unità; pari a 395 imprese in meno con una contrazione congiunturale pari al -8,1%.

Al primo gennaio si registra comunque sempre una diminuzione a causa della definizione stessa di impresa giovanile, poiché escono dall'analisi tutte le imprese i cui soci compiono 36 anni; purtroppo anche nel primo trimestre del 2023, come l'anno precedente, il fenomeno risulta particolarmente marcato.

La provincia di Modena rimane comunque nella media regionale per il tasso di imprese giovanili conteggiate su quelle totali (7,1%); a livello regionale troviamo al primo posto in valore assoluto per imprese giovanili la provincia di Bologna con una consistenza del 21,0%, mentre Modena risulta la seconda provincia dell'Emilia-Romagna per numero di imprese giovanili con il 16,7% del totale regionale, seguita da Reggio Emilia che registra oltre 3.700 imprese giovanili.

La distribuzione delle imprese giovanili per settore di attività risulta così composta: la maggior parte di esse opera nei servizi alle imprese (25,9%), seguite dal settore del commercio (23,6%); le costruzioni rimangono stabili con una quota pari al 18,4% del totale, mentre in misura nettamente inferiore operano nei servizi alle persone (9,1%) e nell'agricoltura (5,8%). Purtroppo è da segnalare che da diversi trimestri i giovani stanno abbandonando il settore dei servizi di alloggio e ristorazione, che ormai si è contratto ad un 8,3% del totale.

L'analisi congiunturale fatta sulle classificazioni di attività vede un'evoluzione negativa in tutti i settori: quello più trascurato dai giovani rispetto al trimestre precedente risulta l'alloggio e ristorazione (-13,0%), seguito dall'agricoltura (-10,0%), dai servizi alle imprese (-8,3%) e dal commercio (-7,5%); attività come i servizi alle persone ed i servizi alle imprese, pur risultando negative su base congiunturale, mostrano invece una crescita rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, rispettivamente del +4,1% e del +3,8%. Anche il manifatturiero registra un andamento contrastante mostrandosi negativo rispetto al trimestre precedente (-5,9%), ma positivo su base tendenziale (+1,8%).

Analizzando la classificazione per forma giuridica tra le imprese giovanili della provincia di Modena, troviamo la seguente distribuzione: la maggioranza dei giovani sceglie l'impresa individuale (72,8%), seguita dalle società di capitali (21,6%), mentre poco utilizzata è la forma delle società di persone (4,7%) e le "altre forme" sono residuali (0,9%). L'andamento tendenziale del totale Modena, pur risultando positivo (+2,8%), registra risultati contrastanti in relazione alle forme giuridiche preferite dai giovani: le imprese individuali crescono del 3,1% e le società di capitale segnano un +3,9%, al contrario le società di persone calano del 2,3%. Risultati più evidenti si hanno con le cooperative (-15,6%), mentre le "altre forme" rimangono stabili.