Artigianato, la tendenza positiva si inverte

Segnali di rallentamento provengono dall'indagine congiunturale sul settore artigiano, realizzata da Unioncamere regionale in collaborazione con le Camere di Commercio dell'Emilia-Romagna.

Rallenta la ripresa nei primi tre mesi del 2016: la produzione arretra dello 0,8 per cento. La discesa del fatturato è quasi analoga, quella degli ordini più contenuta. Sui mercati esteri cresce bene il fatturato, meno gli ordini. Rispetto a marzo 2015 mancano all'appello 794 imprese artigiane della manifattura (-2,7 per cento). Il timido, ma importante segnale di ripresa dunque sembra rallentare nel primo trimestre 2016. L'andamento congiunturale ritorna infatti leggermente negativo. Questa è l'indicazione che emerge dall'indagine sulla congiuntura dell'artigianato, realizzata in collaborazione tra Camere di commercio e Unioncamere Emilia-Romagna.

Rallenta la crescita della produzione industriale regionale, ma questo per le imprese artigiane si concretizza in un arretramento dell'attività produttiva. Nel primo trimestre il fatturato a prezzi correnti ha perso lo 0,7 per cento, la produzione ha subito un arretramento dello 0,8 per cento, mentre era lievemente aumentata nel trimestre precedente. La prospettiva appare solo minimamente meno negativa considerando che gli ordini si sono ridotti in misura più contenuta (-0,5 per cento). Le poche imprese con accesso ai mercati esteri hanno invece ottenuto risultati positivi. Ma se il fatturato oltre confine ha messo a segno un discreto aumento (+1,2 per cento), la tendenza degli ordini esteri è risultata solo leggermente positiva (+0,6 per cento) e limita le prospettive positive.

Riguardo alla cassa integrazione guadagni, i primi tre mesi del 2016 si sono chiusi con una forte crescita: gli interventi in deroga sono aumentati da 64.750 a 1 milione e 323 mila ore autorizzate, mentre nessuna autorizzazione ha riguardato gli interventi straordinari.

Gli effetti della crisi, inoltre, continuano a manifestarsi nell'emorragia delle imprese. A fine marzo le imprese artigiane manifatturiere attive ammontavano a 29.018, in calo del 2,7 per cento rispetto allo stesso periodo del 2015, pari a 794 imprese in meno. La flessione è risultata leggermente superiore a quella delle imprese artigiane manifatturiere a livello nazionale (-1,9 per cento).