Registro Imprese: sostanzialmente stabile il saldo iscrizioni-cessazioni nel 2010

Si rafforza la struttura imprenditoriale grazie all'aumento delle società di capitali. Aumentano le imprese nel terziario, in calo agricoltura, manifatturiero e edilizia.

Il Centro Studi e Statistica della Camera di Commercio ha elaborato i dati diffusi da Infocamere relativi alla movimentazione del Registro Imprese nell'anno 2010. In provincia di Modena sono presenti 74.878 imprese registrate al 31 dicembre 2010, un ammontare praticamente invariato ri-spetto alla stessa data dell'anno precedente (-0,03%).

Il saldo tra iscrizioni e cessazioni torna in territorio positivo dopo la contrazione registrata nel 2009: nel 2010, infatti, a fronte di 5.189 iscrizioni si sono registrate 4.833 cancellazioni (escludendo le cessazioni d'ufficio), generando un leggero incremento pari a +356 imprese. Questo saldo positivo deriva dall'incremento del +5,5% delle iscrizioni e dal contemporaneo rallentamento del flusso delle cessazioni (-6,9%).

Considerando solamente le imprese attive, la consistenza al 31/12/2010 è pari a 67.876 unità, con una lieve diminuzione (-0,4%) rispetto alla stessa data del 2009.

La progressiva trasformazione della struttura imprenditoriale della provincia di Modena verso forme d'impresa più articolate è testimoniata dall'incremento delle società di capitale, +2,4% per quanto riguarda le imprese attive, che riportano inoltre, in chiusura d'anno, un saldo tra iscritte e cessate pari a +416 unità, dovuto sia all'aumento delle iscrizioni (+7,9%), sia alla diminuzione delle cessazioni (-5,3%).
Prosegue la contrazione, seppur rallentata rispetto al 2009, delle società di persone e delle imprese individuali attive, per le quali comunque i dati relativi alle imprese iscritte hanno dato segnali po-sitivi (+0,15% per le prime e +6,1% per le seconde), mentre sono diminuite le cessazioni (-16,5% per le società di persone e -4,1% per le imprese individuali).

Analizzando l'andamento dei diversi settori di attività, si conferma anche per quest'anno il ruolo trainante del terziario: le attività immobiliari riportano una variazione positiva del +1,4%, così come il commercio (+1%) e gli alberghi e ristoranti (+2,7%). Tra i servizi, l'unico comparto con il segno meno è quello dei trasporti (-2,4%).

Prosegue, invece, la diminuzione delle imprese attive in agricoltura (-2,7%), nelle costruzioni (-1,5%) e nel manifatturiero (-1,9%), in particolare per quanto concerne il tessile abbigliamento, la meccanica e le industrie alimentari.

Tabelle dati