Fondo Innovazione: il 2012 si chiude con 79 progetti ammessi

Si è chiusa brillantemente anche la seconda chiamata del 5° bando del Fondo Innovazione

Si è chiusa brillantemente anche la seconda chiamata del 5° bando del Fondo Innovazione, voluta dagli Enti promotori per offrire alle imprese modenesi un'ulteriore opportunità di aderire al Fondo dal momento che la prima apertura era coincisa con l'emergenza del dopo sisma.

I risultati definitivi sono infatti confortanti e inducono a riflessioni più che positive sulla capacità imprenditoriale di progettare ed innovare: ai 51 progetti ammessi della prima call per un investimento complessivo di oltre 7 milioni di euro, si aggiungono i 28 progetti ammessi al finanziamento di questa seconda finestra per un investimento di oltre 8,5 milioni di euro. Di questi 28, sono 6 i progetti che provengono da imprese dei comuni terremotati per un importo di 936 mila euro.
Un totale di ben 79 progetti che, confrontato con i 61 del 2010 e i 72 del 2009, supera ogni aspettativa, tenendo conto del perdurare di un periodo di crisi economica e occupazionale e dell'aggravamento determinato dal sisma che ha interessato la nostra provincia.

Il Fondo innovazione, istituito nel 2005 con l'obiettivo di mettere a disposizione uno strumento di finanziamento locale per il sostegno all'innovazione delle imprese, è promosso dalla Camera di Commercio, dalla Provincia e dal Comune di Modena, dall'Unione Comuni modenesi Area nord, dall'Unione Terre di Castelli e da dieci Comuni del territorio e consente di accedere a fondi del sistema bancario a condizioni particolarmente agevolate in termini di tassi di interesse e di garanzie.
Ad oggi il Fondo, con gli oltre 66 milioni di euro di investimenti presentati al finanziamento del sistema bancario, ha dimostrato di essere uno strumento di agevolazione efficace, nonostante questi ultimi anni siano stati caratterizzati da una forte stretta creditizia e dal rialzo dei tassi d'interesse.
Le imprese modenesi conoscono il funzionamento del Fondo e la buona gestione che finora ne ha caratterizzato l'operato, frutto congiunto di una procedura di presentazione delle domande on line sin dall'inizio, di tempi certi e rapidi nella valutazione tecnica affidata a Democenter-Sipe e di una ottima amministrazione da parte del gestore ex Cofim che recentemente è confluito nel confidi regionale Fidindustria.

Se diamo una rapida occhiata ai progetti presentati in questa seconda call emergono, tra gli altri, interventi diretti ad una maggior eco-sostenibilità di processi e prodotti finiti, con riguardo, ad esempio, al tema del risparmio energetico, all'ottimizzazione di processi produttivi per il recupero di rottami di zinco e a quelli per la macinazione degli smalti ceramici; ancora, spiccano interventi per l'introduzione di cogeneratori e recuperatori di calore dai fumi delle caldaie, fino alla ingegnerizzazione di nuove elettropompe caratterizzate da consumi energetici particolarmente contenuti.
Sono presenti tutti i settori tradizionali del territorio provinciale, dalla ceramica alla motoristica, dal tessile all'automazione. Anche il settore ICT è rappresentato con aziende modenesi che propongono innovazioni nei loro prodotti gestionali (ERP), verso la fruibilità web o specializzandoli in specifici settori industriali.
Sono infine presenti iniziative per offrire servizi innovativi sfruttando le potenzialità della rete, come ad esempio la creazione di un portale per il crowdfunding (finanziamento diffuso) dedicato ai designer o l'attivazione di un servizio di cartelle cliniche on line accessibile con codici di accesso riservati.

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