Indagine Forze di Lavoro: nel 2017 si consolidano i buoni risultati raggiunti nel 2016

Occupazione in aumento in agricoltura, industria e servizi, edilizia e commercio in calo

Prosegue la diminuzione della disoccupazione giovanile (cioè dei ragazzi dai 15 ai 24 anni) in provincia di Modena nell'ultima rilevazione dell'Istat. Infatti nel dato medio di gennaio 2017 - dicembre 2017 scende fino al 13,5%, mentre nel periodo precedente (ottobre 2016 - settembre 2017) era pari al 15,8%.

All'interno della regione Emilia-Romagna le diverse province mostrano valori molto differenti: Bologna ha il minor numero di giovani disoccupati (13,3%), seguita a ruota da Modena e più distaccata da Forlì (18,8%); vi sono poi province dove la disoccupazione giovanile è molto elevata e raggiunge i livelli nazionali, ad esempio a Ferrara (34,7%).

A livello regionale tale valore rimane pressoché stabile (21,3%), mentre diminuisce a livello nazionale, raggiungendo il 34,7%, che risulta comunque più del doppio di quello modenese.

Esaminando i confronti tendenziali, rallenta l'incremento dell'occupazione totale, che sale di 2.000 unità arrivando a 317.000 occupati nel corso del 2017, con un aumento pari allo 0,6% rispetto alla media del 2016 (0,3% in Emilia-Romagna). Contestualmente sale anche il tasso di occupazione, che passa dal 68,8% del 2016 al 69,1%del 2017. In regione Modena, Reggio Emilia e Bologna rappresentano da sole la metà degli occupati di tutta la regione.

Tuttavia il consolidarsi della ripresa economica ha richiamato molte più persone, prima sfiduciate, alla ricerca di un lavoro, pertanto sono in crescita le forze di lavoro di 4.000 unità, pari al +1,2% tendenziale. Tale incremento non viene però interamente assorbito dal mondo del lavoro e, nonostante l'incremento degli occupati, si accrescono le fila di coloro che cercano un'occupazione (+9,1%).

Pertanto, nonostante il buon andamento dell'occupazione modenese, cresce il tasso di disoccupazione, che passa dal 6,6% del 2016 al 7,1% del 2017.

Specularmente all'aumento delle forze di lavoro calano le "non forze di lavoro" (-1,5%) ed il corrispondente tasso di inattività (-2,7%).
In regione sono invece pressoché stabili le forze di lavoro (-0,1%), pertanto l'incremento di occupati verificatosi nell'anno (+0,3%) va a sfoltire il numero delle persone in cerca di occupazione, che scendono del 6,1%, di conseguenza cala anche il tasso di disoccupazione che passa dal 6,9% al 6,5%.

La suddivisione degli occupati per settori di attività mostra i servizi come quota principale (40,1%), in lieve aumento rispetto al 2016 (+0,8%), tuttavia degna di nota è la forte componente industriale (34,7%) che deriva dalla base prettamente manifatturiera dell'economia modenese: nel 2017 si rafforza questo settore aumentando l'occupazione del 3,8%. La quota regionale degli addetti nell'industria rimane solamente al 26,3%.

Il commercio rappresenta il 16% del totale e quest'anno è in diminuzione (-3,6%), ma l'andamento peggiore viene registrato dalle costruzioni, che confermano il loro trend negativo con una perdita del 17,6% di posti di lavoro. Infine l'agricoltura rappresenta la porzione minore, ma registra nel 2017 un balzo del 18,2%.

In regione assorbono più dipendenti rispetto a Modena i servizi (45,8%) e il commercio (19,0%).

Tutte le variazioni tendenziali citate si riferiscono, per ogni indicatore, al confronto tra la media annuale del periodo "gennaio 2017/dicembre 2017" e quella del periodo "gennaio 2016/dicembre 2016", quelle congiunturali invece confrontano la media annuale "gennaio 2017 - dicembre 2017" con la media annuale "ottobre 2016 - settembre 2017".

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