Export della provincia di Modena: continua l'andamento positivo

Reggono le esportazioni modenesi, lo conferma l'elaborazione del Centro Studi e Statistica della Camera di Commercio di Modena effettuata sui dati Istat relativi all'interscambio con l'estero

Da gennaio a settembre 2015 si sono registrate vendite estere per 8.826 milioni con un incremento del +3,7% rispetto all'importo di 8.512 milioni di euro esportati nel corrispondente periodo 2014. Leggermente più dinamico l'andamento dell'Emilia Romagna (+3,9%), e anche quello nazionale (+4,2%).

Sono quasi tutte di segno positivo le variazioni dell'export delle regioni italiane, con in testa alcune regioni centro-meridionali come il Lazio (+13,0%), la Calabria (+11,5%) e il Molise (+9,4%). Il Nord tiene con Piemonte (+8,7%) e Friuli Venezia Giulia (+6,0%), mentre segna il passo la Lombardia a causa della diminuzione di Milano (-1,2%). Negative solamente quattro regioni: Sicilia (-9,1%), Liguria (-5,3%), Marche (-2,7%) e Puglia (-0,4%).

Quasi tutte le province dell'Emilia Romagna mostrano andamento positivo tranne Ravenna (-2,7%) e Forlì (-2,3%). Le più performanti invece sono Parma (+7,9%), Forlì-Cesena (+6,9%) e Ferrara (+6,6%). Modena rimane al quinto posto per incremento percentuale e seconda provincia dopo Bologna per valore totale di esportazioni.

Esaminando il dettaglio per settore, il biomedicale continua l'andamento espansivo con un incremento del +39,5%, seguito dalla ceramica (+8,6%) e dai mezzi di trasporto (+6,7%). In calo sensibile i trattori (-18,2%) e in misura minore il tessile abbigliamento (-4,1%).

L'export per aree di destinazione risente molto della situazione di crisi in alcune aree mondiali; infatti emerge un calo sensibile nell'Africa del Nord (-13,6%) e nel Medio Oriente (-6,3%) dovuto all'instabilità politica che regna nella zona, segue la diminuzione dei Paesi Europei non appartenenti all'Unione Europea (-12,1%) trascinati dalla Russia, infine in diminuzione anche l'America Centro Sud a causa della recessione economica, soprattutto del Brasile.
Molto positivo invece l'andamento verso il Canada-Groenlandia (+33,9%), l'Africa Centro Sud (+18,6), gli ultimi 13 paesi entrati nella UE (+10,2%) e gli Stati Uniti (+17,3%), quest'ultimo dovuto soprattutto al perdurare della svalutazione del dollaro e al buon andamento dell'economia americana.

Nella top ten dei primi dieci paesi per esportazioni, segnano il passo mercati tradizionali come l'Austria (-7,2%), la Francia (-3,6%), il Belgio (-2,2%) e la Germania (-0,5%), mentre il Giappone continua la sua forte ascesa (+20,1%), seguito dal Regno Unito (+12,9%) e dai Paesi Bassi (+12,2%).

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