Registro Imprese: la movimentazione del 2° trimestre dell'anno

Saldo positivo di 353 posizioni tra iscrizioni e cancellazioni non d'ufficio. Crescono le imprese straniere e quelle femminili

Dai dati relativi al secondo trimestre del 2017 appare positivo il saldo della movimentazione del Registro Imprese in provincia di Modena: risultano infatti 1.007 posizioni iscritte e 654 cessate non d'ufficio, con una differenza pari a 353 imprese in più, pari ad un tasso di sviluppo dello 0,48%. Da un punto di vista economico pertanto le imprese sono in aumento nella provincia.

Discorso diverso invece dal punto di vista amministrativo: infatti proprio nel trimestre in esame, il Registro Imprese della Camera di Modena ha intensificato l'attività di miglioramento dei dati inseriti nel Registro, cancellando d'ufficio numerose imprese non più operanti ma di cui non era stata chiesta la cancellazione da parte dei titolari.

In questo modo le cancellazioni d'ufficio subiscono un'impennata diventando 756 nell'ultimo trimestre, le cessazioni totali pertanto ammontano a 1.410 imprese ed il saldo tra imprese iscritte e cancellazioni totali diviene -403. Di conseguenza diminuiscono anche le imprese registrate, che al 30/06/2017 sono 73.821, con una variazione congiunturale pari a -0,5%.

A causa di questo aggiustamento amministrativo la variazione tendenziale delle imprese registrate del primo semestre 2017 vede una diminuzione dell'1,1% in provincia di Modena, in Emilia Romagna dello 0,9%, mentre in Italia vi è un lieve incremento (+0,2%). Dal punto di vista economico, la situazione è differente: se non si tiene conto delle cessazioni d'ufficio le imprese modenesi risultano pressoché stabili (-0,2%).

Per ciò che riguarda i diversi tipi di impresa, le imprese straniere registrate non conoscono crisi, mostrando un incremento tendenziale pari a +3,7%, discreto anche l'andamento di quelle femminili (+0,5%), mentre sono in diminuzione quelle artigiane (-0,8%) e ancor di più le giovanili (-3,6%).

Anche le imprese attive seguono l'andamento di quelle registrate e al 30 giugno risultano 65.508, con una diminuzione tendenziale pari al -1,2%. La suddivisione per forma giuridica mostra il calo maggiore fra le società di persone (-2,5%), seguite dalle società di capitali (-1,6%), maggiormente interessate dalle cancellazioni d'ufficio, e dalle imprese individuali (-0,7%), mentre rimangono stabili le "altre forme giuridiche" (+0,1%).

Infine il raffronto tendenziale del numero di imprese attive per macrosettori di attività risente della scrematura effettuata nel Registro, pertanto le imprese manifatturiere calano del -3,8%, seguite dall'agricoltura (-1,9%) e dalle costruzioni (-1,3%), mentre flessioni più contenute si hanno nei servizi (-0,4%).

All'interno dell'industria manifatturiera solamente le imprese di riparazione e manutenzione rimangono positive (+1,6%), mentre risentono pesantemente della "pulizia" del Registro il tessile abbigliamento (-7,8%), la ceramica (-7,6%) e la fabbricazione di materie plastiche (-4,6%).

I servizi mostrano un andamento migliore, con l'istruzione che aumenta del +6,0%, il noleggio e servizi di supporto alle imprese del +3,5% e le "altre attività dei servizi" del +1,4%, mentre perdono terreno le attività immobiliari (-2,9%), la sanità e assistenza sociale (-1,4%) e il commercio (-1,0%).

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