Edilizia, 2015 primo anno positivo dal 2007

Il 2015 in regione si è chiuso con un aumento del volume d'affari, tuttavia in un anno sono scomparse 1.552 imprese

Secondo una indagine congiunturale realizzata da Unioncamere Emilia Romagna si può parlare di inizio di ripresa anche nel settore costruzioni. Nel quarto trimestre del 2015 il volume d'affari a prezzi correnti è salito dell'1,1 per cento rispetto allo stesso trimestre del 2014. Nel complesso, il 2015 si è chiuso con un aumento del volume d'affari dell'1,9 per cento rispetto all'anno precedente, ed ha rappresentato il primo anno di crescita dal 2007. La ricostruzione, gli incentivi alla ristrutturazione e l'aumento dei mutui concessi alle famiglie per l'acquisto della casa hanno favorito il ripresentarsi della domanda nonostante la restrizione del credito alle imprese del settore e i limiti alla spesa pubblica. La tendenza positiva ha interessato le piccole imprese, +2,1 per cento, e quelle medie, +2,7 per cento, mentre l'andamento degli affari è rimasto negativo per le imprese con 50 e più dipendenti (-0,8 per cento).

Nel 2015 le ore autorizzate di Cig dell'edilizia hanno riflesso il miglioramento congiunturale. Nel complesso delle tre gestioni (ordinaria, straordinaria e deroghe) è stata rilevata una flessione del 23,6 per cento rispetto al 2014.

Gli effetti della crisi passata continuano tuttavia a farsi sentire. A fine dicembre 2015 le imprese attive nelle costruzioni in Emilia Romagna erano 68.164, quindi 1.552 in meno rispetto alla stessa data dell'anno precedente (-2,2 per cento). La riduzione è più ampia tra quelle operanti nei lavori di costruzione specializzati (-942 unità, -1,8 per cento), ma molto più rapida per le attive nella costruzione di edifici (-3,4 per cento, -613 unità). La diminuzione è determinata soprattutto dalle ditte individuali (-2,9 per cento, 1.410 unità), ma la tendenza negativa è più forte per le società di persone (-3,7 per cento), che risentono negativamente dell'attrattività della normativa delle società a responsabilità limitata. È elevata anche la flessione per la più piccola compagine dei consorzi e delle cooperative (-4,4 per cento). Grazie anche all'attrattività della normativa citata, aumentano solo le società di capitali, ma rapidamente (+1,8 per cento).